ROMA (ITALPRESS) – Da domani, giovedì 1° ottobre, le aziende che operano nelle regioni del Mezzogiorno verseranno meno contributi per tutti i loro dipendenti o se vorranno assumerne di nuovi.
Entra infatti in vigore la cosiddetta “Fiscalità di vantaggio” che riduce il carico contributivo del 30% per tutti i lavoratori.
La riduzione dei contributi beneficerà, inizialmente, del temporary framework della Commissione europea in materia di aiuti di stato. A sottolinearlo in una nota il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, spiegando che al momento il Governo è impegnato in un dialogo con la Commissione Europea per estendere la misura fino al 2029. Dalle prime interlocuzioni con Bruxelles è emersa la disponibilità a considerare la proposta grazie al suo inserimento nel più vasto quadro di riforma previsto dal Piano Sud 2030. “E’ fondamentale infatti – dice Provenzano – che un sostegno di questo tipo sia duraturo, e non solo temporaneo, per permettere una pianificazione più efficace delle scelte di investimento e riorganizzazione delle imprese”.
La fiscalità di vantaggio per il lavoro, oltre all’effetto diretto di rilancio della domanda di lavoro e di incremento della competitività del Mezzogiorno, consentirà, evidenzia Provenzano nella nota, “altri due principali effetti indiretti: contrastare il lavoro nero favorendo l’emersione e intercettare il fenomeno del back-reshoring fornendo un rilevante vantaggio competitivo alle attività produttive che con la pandemia rivedono le proprie scelte localizzative, che in passato le avevano portate fuori dall’Italia”.
(ITALPRESS).