L’ospedale di Mirandola «rappresenta una struttura fondamentale della rete» e nelle strategie previste nel documento, approvato di recente dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria modenese (Ctss), viene assegnata una priorità strategica alle aree periferiche, area nord e Appennino, e si prevede di «completare l’organizzazione della rete ospedaliera, prevedendo nell’area nord due strutture di pari livello».
Lo ha affermato Gian Carlo Muzzarelli durante il Consiglio provinciale, nella seduta di lunedì 27 luglio, durante la discussione di un ordine del giorno presentato dal consigliere Antonio Platis, dedicato al «ripristino delle funzionalità dell’ospedale di Mirandola e il suo potenziamento» e il potenziamento di alcune attività tra cui la pediatria e la terapia intensiva.
Il documento non è stato approvato in quanto, ha aggiunto Muzzarelli, che è anche presidente della Conferenza, «le strategie sul futuro della sanità modenese, comprese quelle dell’area nord, sono contenute nel documento strategico approvato di recente dalla Ctss. Ora – ha concluso Muzzarelli – occorre concentrare gli sforzi per ottenere una sanità più forte», una posizione condivisa anche dalla consigliera e sindaca di Camposanto Monia Zaniboni.
Come ha ricordato Muzzarelli, il documento della Ctss impegna l’Ausl in un’azione di rilancio della sanità anche nell’area nord con proposte concrete, programmate dall’Ausl, sull’ospedale di Mirandola, ma anche sulle reti di raccordo tra ospedali e territorio, la domiciliarità e il potenziamento e l’integrazione tra sanità e sociale.
Su questi temi, nel corso della seduta, è stato presentato anche un documento del direttore dell’Ausl di Modena Antonio Brambilla, dove, analizzando alcune richieste contenute nell’ordine del giorno di Platis, si conferma la piena operatività dell’unità di Pediatria, quella di Ostetricia e ginecologia, la ripresa dell’attività chirurgica «che fornisce performance eccellenti», l’impegno a reperire in fondi per realizzare posti letto per l’unità di terapia subintensiva respiratoria e il potenziamento dell’Osservazione breve intensiva pediatrica.