Grazie alle precipitazioni cadute nelle ultime due settimane la risorsa idrica è presente nel bacino del Po ed i livelli statistici registrati ed elaborati dallo staff tecnico dell’Autorità Distrettuale confermano che la situazione complessiva nel distretto (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Provincia Autonoma di Trento) è tornata ai livelli medi del periodo. Questo contesto di relativa “normalità” idrologica però pare avere una durata ben precisa ed esaurirsi nell’arco temporale di una ventina di giorni o poco più.
E proprio sulla base di queste informazioni aggiornate, da una quarantina di partners istituzionali e portatori di interesse – comprendenti 7 regioni, i 4 Enti Regolatori dei Grandi Laghi (Garda, Maggiore, Como e Iseo) Terna, Enel, A2A, Energia Futura, Anbi e Servizi Idrici – che il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli ha fissato l’attuale criticità idrologica a livello NORMALE, ma complessivamente destinata ad esaurirsi nel tempo sopraindicato.
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE DELL’ADBPO MEUCCIO BERSELLI. “Dopo il periodo di sostanziale magra invernale e primaverile questa fase risulta beneficiare dell’apporto di precipitazioni abbastanza consistenti che ci consentono di guardare con sufficiente serenità fino alla fine del mese di Giugno. Già il prossimo 9 Luglio però terremo un altro incontro dell’Osservatorio per avere una situazione fedele agli eventi meteoclimatici che si alterneranno sul territorio in previsione della fase più delicata per la maturazione delle importanti colture del Distretto”.
IL BOLLETTINO IDROLOGICO IN NUMERI. Il mese di Maggio, grazie alle precipitazioni cadute sul tutto il distretto, ha visto un netto miglioramento della situazione idrologica nel bacino del fiume Po, soprattutto se comparata a quella fotografata nel mese precedente. La portata attuale alla sezione di chiusura dell’intero bacino a Pontelagoscuro è di 1959 m3 e quindi in linea con la media del periodo. Attualmente le piogge cadute nei giorni scorsi hanno innalzato i livelli su tutte le sezioni rilevate; tuttavia – data la forte antropizzazione del territorio e il carattere temporalesco dei rovesci, unito ai suoli resi meno permeabili a causa dal vento e dalle temperature estive che hanno insistito sul distretto – tali livelli tenderanno ad un lento esaurimento in circa 20 giorni. Le piogge (allineate con le medie di un mese piovoso come Maggio dalle ultime serie storiche) che nella parte occidentale del distretto del Po sono risultate addirittura superiori; e la fusione del manto nevoso Alpino dovuta alle temperature miti (circa +1 e +2 gradi sulla media) hanno aumentato la quantità di acqua stoccata nei grandi laghi (Maggiore +113%, Garda +94%), tutti superiori alle medie di periodo ed anche nei bacini montani. Situazione leggermente meno rosea nella parte Appenninica e costiera del bacino, dove l’assenza di neve, temperature e precipitazioni più scarse confermano il trend dovuto al periodo estivo di esaurimento più rapido delle risorsa idrica.
Pertanto lo stato attuale della severità globale (viste tutte le componenti analizzate ed elaborate dallo staff tecnico del Distretto) si attesta su un livello di criticità che rientra nella norma e con una incidenza delle riserve idriche in grado di garantire un soddisfacimento del fabbisogno per i prossimi 20-25 giorni.