Un bando per l’Estate, con l’obiettivo di raccogliere progetti e farsi trovare pronti, insieme con i protagonisti della scena culturale modenese che parteciperanno, a riportare ai cittadini modenesi il valore sociale e la forza di coesione della cultura in più luoghi all’aperto della città, non appena sarà possibile.
È online (www.comune.modena.it/cultura), con tutta la modulistica relativa, il bando dell’assessorato alla Cultura del Comune di Modena con cui l’Amministrazione intende dare contributi a proposte e progetti di associazioni culturali e altri soggetti per animare l’Estate Modenese 2020. È esclusa la programmazione dei Giardini, per cui sono allo studio soluzioni innovative nel rispetto della sicurezza sanitaria.
La premessa, ovviamente, è che lo svolgimento delle attività avverrà solamente se lo consentirà l’evoluzione dell’emergenza sanitaria per il Covid – 19. “Vogliamo farci trovare pronti, nel rispetto delle regole e con trasparenza, – spiega Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura – non soltanto per animare la città riportando l’effervescenza di spettacoli e incontri dal vivo, considerando la Cultura come parte integrante del welfare e del benessere cittadino, ma anche per dare ossigeno a chi lavora con e per la Cultura, e patisce della situazione determinata dalla pandemia”.
Con il bando pubblico “per la raccolta di progetti e iniziative culturali promossi da associazioni culturali per l’estate modenese 2020”, candidature entro mercoledì 3 giugno alle 13, si raccolgono proposte e progetti per l’animazione di luoghi all’aperto del territorio comunale (a esclusione del centro storico e dei Giardini Ducali, dove per il programma che si realizzerà sono allo studio nuove modalità) nel periodo che va indicativamente da giugno a settembre. Si valutano esclusivamente le proposte di programmazione culturale coordinata, e i progetti devono comprendere proposte di almeno cinque iniziative (eventualmente replicabili). Contrariamente agli ultimi bandi, per l’Estate 2020 non si raccolgono proposte di singoli eventi.
Tre i criteri di attribuzione dei punteggi: livello qualitativo dei contenuti artistici e culturali; organizzazione e professionalità, intendendo la capacità di elaborare contenuti complessi e competenza specifica nel campo della cultura. Sarà elemento di valutazione l’organizzazione di attività nei luoghi “periferici”, non solo in termini geografici, del tessuto urbano. I luoghi proposti per le attività dovranno trovarsi nei quartieri, in particolare in spazi di interesse sociale, culturale, naturalistico che s’intende valorizzare, per favorire una cultura sempre più diffusa non solo nei generi e nei pubblici, ma anche nella diffusione sul territorio. Gli ideatori dei progetti devono verificare la disponibilità degli spazi, in particolare con i Quartieri, e le programmazioni devono svolgersi in completa autonomia tecnica e organizzativa.
“Verranno valutati positivamente – afferma Bortolamasi – progetti e iniziative che arricchiscano la vitalità culturale della città, che quest’anno più che mai richiede l’ideazione di modalità innovative, che possano far godere dello spettacolo dal vivo anche nei quartieri e in nuovi spazi, tenendo conto del distanziamento fisico, ma senza rinunciare alla relazione e alla presenza, aspetti vitali della socialità culturale”.
Verrà quindi tenuta in particolare considerazione l’organizzazione di iniziative e progetti che si prestino alla capienza contingentata e facilitino il distanziamento, magari prevedendo repliche nei diversi quartieri, o spettacoli itineranti per le strade.
Valutazione positiva anche per i progetti che manifestino una cura particolare per gli spazi e sensibilità a tematiche inerenti alla sostenibilità ambientale.
Il massimo del punteggio ottenibile dalle commissioni di valutazione, sommando i punteggi relativi, è 100 punti. Per l’ammissione a contributi, la soglia minima è 70. Il budget massimo complessivo previsto è di 60 mila euro. Il Comune si riserva di finanziare i progetti per un importo non superiore a 20 mila euro a copertura di una percentuale massima del 90 per cento del costo dell’iniziativa. La partecipazione è compatibile con ulteriori richieste di contributi pubblici, che saranno calcolati in quota di co-finanziamento. Gli organizzatori possono prevedere un biglietto o attività accessorie per la sostenibilità economica del progetto.
Oltre al contributo economico, il Comune provvede all’esenzione della Tosap per l’area di svolgimento delle attività, al pagamento Siae con procedure a carico degli organizzatori, e alla promozione delle iniziative attraverso un programma unico.
Il bando dell’assessorato alla Cultura con le informazioni e la modulistica relativa è pubblicato sul sito internet (www.comune.modena.it/cultura).
Per informazioni: assessorato alla Cultura, tel. 059 2032913 o 059 2032495.