Per mesi è stata vittima di violenze e gravi minacce, compiute anche davanti alle figlie, da parte del marito geloso che ossessionato dall’idea che la moglie lo tradisse, ha compiuto una serie di gravi condotte violente, l’ultima delle quali ha visto la donna finire in ospedale per una serie di tumefazioni conseguenti alle botte ricevute e dimessa con una prognosi di 15 giorni. Gravi e inauditi episodi di violenza per i quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura reggiana un 45enne italiano residente nella Val d’Enza, accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Il sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri sampolesi, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, una 40enne italiana residente nel reggiano, prescrivendogli di non avvicinarsi a più’ di 1000 metri dalla stessa e dai luoghi dalla medesima frequentati. Provvedimento di natura cautelare che ieri pomeriggio è stato eseguito dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza che hanno condotto le indagini.
Dalle risultanze investigative è emerso come la donna, dalla fine del mese di novembre dello scorso anno, sia stata sottoposta a continue vessazioni da parte del marito, con reiterate manifestazioni di aggressività fisiche e psicologiche, consistite nel picchiarla con calci, pugni e schiaffi su tutto il corpo, nel danneggiare i mobili dell’abitazione familiare, nell’accusarla di intrattenere una relazione extraconiugale, nel rimproverarla per rientrare tardi da lavoro, nell’offenderla con i peggiore appellativi e nel minacciarla continuamente di morte sino ad arrivare a dirle che “l’avrebbe sciolta nell’acido”, “non le avrebbe concesso la separazione” e che “non sarebbe andata in tribunale con le sue gambe”.
Gravi episodi quelli denunciati dalla donna, che riscontati dai militari in forza alla stazione di San Polo d’Enza, hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il citato provvedimento di natura cautelare, eseguito dai Carabinieri che hanno posto fine alle violenze dell’uomo.