Sono alcune migliaia in Emilia-Romagna i ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico (soltanto i minori presi in carico alle strutture territoriali di Neuropsichiatria sono 3.769) e se maggiorenni assistiti dai servizi territoriali per i disabili.
A causa della pandemia da Covid19 molte famiglie con ragazzi autistici vivono la difficoltà di gestire i figli che mal sopportano la nuova quotidianità scandita da restrizioni e inibizione alla socialità. In alcuni casi l’aggressività scaturita dall’ansia pone problemi reali di sicurezza.
Laura Schianchi e Dino Di Tullio, dell’ Ufficio Politiche delle disabilità Emilia Romagna dell’ Ugl , hanno segnalato questa situazione al segretario regionale del sindacato , Tullia Bevilacqua, che – sulla scia di esperienze che in queste ore si stanno collaudando sul campo , in Veneto, per esempio – s’è subito attivata e chiede oggi alle autorità locali e regionali dell’Emilia-Romagna di allentare le misure restrittive sulle passeggiate e sulla mobilità per le famiglie con figli autistici.
“Pochi giorni fa c’è stato il primo via libera a questa possibilità con un’apposita ordinanza del sindaco di Treviso che, di concerto con il prefetto ha accolto le richieste di assistenti ed educatori che assistono i i ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico. Per aiutare le famiglie a gestire i ragazzi certificati con Legge 104 art. 3 comma 3 si potrebbe consentire loro di effettuare passeggiate, piccoli percorsi in bici o in automobile restando all’interno del veicolo, ovviamente nel rispetto delle regole di sicurezza imposte dalla attuale situazione , indossando i dispositivi di protezione individuale e naturalmente senza abusarne. Vista la sensibilità al tema dell’autismo dimostrata in altri casi dalla Regione Emilia-Romagna, ci chiediamo se non sia possibile provvedere un intervento ad hoc della giunta Bonaccini o comunque non si possa attivare un Tavolo di confronto aperto a sindaci e prefetti che potranno valutare caso per caso”: è la proposta del segretario regionale Emilia-Romagna dell’Ugl, Tullia Bevilacqua.
Secondo il sindacato queste misure non dovrebbero comportare rischi e potrebbero risultare un valido aiuto per le famiglie interessate già oberate dalle difficoltà pratiche e quotidiane vissute ogni giorno in tempi di Coronavirus.
Chi conosce il problema è consapevole che per molti ragazzi autistici è difficile, se non impossibile, capire la situazione in atto e per i familiari è difficilissimo contenere l’ iperattività tipica di questi soggetti , soprattutto se “segregati” di fatto in casa. I servizi di assistenza e supporto psicologico che alcune istituzioni o associazioni hanno attivato anche nella nostra regione , pur meritevoli di lode, non sono sufficienti per risolvere il problema, dunque è necessario valutare altre strade , compresa quella della deroga alla limitazione della circolazione entrata in vigore in questi giorni in tutta Italia ed anche, ovviamente, in Emilia-Romagna”: conclude il segretario regionale Emilia-Romagna dell’Ugl, Tullia Bevilacqua.