L’Amministrazione Comunale di Fiorano ha convocato una conferenza stampa per rispondere alle domande, ma anche alle accuse e alle affermazioni senza riscontro, pubblicate sui social dopo che erano stati annunciati tagli e potature. Sono intervenuti il sindaco Francesco Tosi e l’assessore ai lavori pubblici Monica Lusetti.
Il sindaco ha aperto l’incontro: “Nei social in alcuni si sono scatenati con parole pesanti sul taglio degli alberi. L’unico motivo per cui tagliamo le piante è la sicurezza” ha spiegato Tosi. “Per quale motivo un amministratore dovrebbe tagliare alberi se non fosse indispensabile?”.
Quello che rischia di passare come una cosa negativa è invece inserita in un progetto virtuoso, iniziato da tempo e che si concluderà in un triennio che prevede il censimento e la schedatura di ogni pianta. Si procede per tutte con il Visual Tree Assessment (valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche – VTA) – è stato spiegato – poi, per gli abbattimenti, si completano i dati con apposite analisi che danno luogo a documentazione e certificazione da parte di un agronomo. Ogni pianta abbattuta viene rimpiazzata da almeno un’altra pianta, oltre agli alberi per i nuovi nati (quelli del 2018 saranno dislocati 40 nell’area retrostante la scuola Il Castello, 10 nella zona Via Fiandri-Via Don Minzoni, 10 nel’area detta La Busa in Via Ghiarella, 30 fra il bocciodromo e la circondariale, 20 in Via Montagnani). La scelta delle essenze è basata sul luogo, sulla tipologia del terreno, se si trova sul lato strada, in una’rea verde, privilegiando le essenze autoctone.
Sono poi stati illustrati alcuni dati: da novembre a marzo vengono spesi 85.000 euro più iva per abbattimenti e potature, dando priorità ai casi di emergenza sul fronte della sicurezza e alle segnalazioni dei cittadini. Il verde comunale si estende per 550.000 mq. Fra il 2013 e il 2018 sono stati effettuati 76 abbattimenti e 1.200 piantumazioni.
Non sempre si vede il motivo che rende insicura una pianta: può essere ad esempio causato dall’impossibilità delle radici di trovare adeguato terreno per dare stabilità alla pianta. Nel caso, più volte citato sui social, di un albero tagliato in angolo fra via Ghiarella e via Nilo, il cui ceppo sembrava sano, il motivo dell’abbattimento è stato determinato dai traumi subiti nella parte epigea in seguito alle sollecitazioni di un forte vento, che ha provocato la rottura nella parte prossimale del punto d’intersezione, costringendo all’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno tolto i rami rotti e messo in sicurezza la metà rimasta dell’apparato aereo. Per farlo sono stati costretti a praticare tagli di notevoli dimensioni rendendo impossibile una corretta cicatrizzazione e la difesa dall’attacco di funghi di tipo patogeno. La relazione dell’agronomo si conclude prescrivendo l’abbattimento, ritenendo la pianta non più sicura.
“Se un cittadino vuole, può assumersi la responsabilità di garantire la salute di un albero contro il parere dei tecnici, ma deve essere pronto a pagarne le conseguenze, perché, se succede una disgrazia, come del resto anni fa è avvenuta anche nel nostro comune, ci sono conseguenze penali gravi e pesanti” è stato spiegato in conferenza stampa.