Domenica 16 febbraio, al Teatro Bismantova alle ore 17, al Teatro Bismantova va in scena “Quella sedia sono io”, di e con Marina Coli: l’appuntamento rientra tra le iniziative dedicate alla Giornata internazionale della Memoria e al Giorno del Ricordo. Per non rinnegare la propria italianità molti connazionali furono costretti a scappare alla fine della seconda Guerra Mondiale da Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla pulizia etnica.
Il rinnovo della memoria degli eventi all’indomani del Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947, con cui quelle terre venivano definitivamente assegnate alla Jugoslavia del maresciallo Tito, passa attraverso le masserizie abbandonate dopo il frantumarsi delle speranze dei profughi italiani di portare con sé quelle suppellettili con l’illusione di riprendere la propria vita da dove l’avevano lasciata. Molti esuli, infatti, dopo aver trasportato i loro oggetti al di là dell’Adriatico, sono stati costretti a distaccarsene perché nei campi profughi in cui erano stipati non c’era spazio, aggiungendo dolore a dolore.
Uno studio-lettura, “Quella sedia sono io”, che desidera cogliere la lacerazione di scelte dettate dalla sopraffazione e dall’ingiustizia dell’esilio e delle intolleranze.