Incentivare l’uso della bicicletta negli spostamenti casa-lavoro, con la distribuzione di ‘buoni mobilità’ sulla base dei chilometri percorsi e delle emissioni di Co2 risparmiate, associata ad una analisi dei benefici sanitari che ne derivano.
È una delle azioni previste dal “Bike to work”, progetto volto a favorire modalità di spostamento casa lavoro sostenibili e sane, che è stato promosso dal Comune di Modena insieme ad altri soggetti del territorio e ha ottenuto un cofinanziamento statale di 608 mila euro. Il contributo al progetto è stato assegnato dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, nell’ambito del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile, a fronte di un investimento da parte dell’Amministrazione comunale in attività di progettazione e in infrastrutture già realizzate o in corso di realizzazione (percorsi ciclabili, depositi protetti) pari a 2 milioni 267 mila euro. Altri 289 mila euro arrivano invece dagli altri partner pubblici e privati.
Nei giorni scorsi, la Giunta comunale su proposta dell’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi ha dato il via libera all’accordo di partenariato per lo sviluppo condiviso delle azioni previste dal “Bike to work”, documento che regola i rapporti tra l’Amministrazione, capofila del progetto, e i diversi altri soggetti, quali Ausl, Arpae Emilia-Romagna, Csef dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Euromobility, associazione Rete Italiana Città Sane Oms, Fiab Modena, WeCity srl, Seta spa, Aess. L’accordo definisce, tra l’altro, la distribuzione della prima tranche di finanziamento arrivata dal ministero, circa 200 mila euro, pari al 30 per cento del contributo totale.
Tra le azioni messe in campo si contano numerose iniziative di promozione e sensibilizzazione della mobilità attiva rivolte alla cittadinanza, che hanno l’obiettivo di evidenziare come gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta portino beneficio personale, in termini di salute, e collettivo, in termini di minori emissioni di C02.
In questi giorni, inoltre, Seta, la società di trasporto pubblico locale, ha iniziato a distribuire 150 biciclette pieghevoli a propri dipendenti sul territorio provinciale. I mezzi saranno forniti in comodato d’uso gratuito per due anni, con possibile riscatto successivo, con l’obiettivo di incentivare modalità di spostamento più sostenibili nella tratta casa-lavoro e nelle pause lavorative. Le bici pieghevoli, come previsto per gli utenti, potranno infatti anche essere caricate sui mezzi pubblici. L’utilizzo delle biciclette sarà monitorato attraverso la app Wecity che consentirà di conteggiare i chilometri percorsi e di individuare i tratti stradali più utilizzati. In un secondo tempo, ulteriori biciclette pieghevoli verranno distribuite anche a utenti del trasporto pubblico con abbonamenti annuali.