Armato di pinze è stato sorpreso in pieno giorno dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce, nei pressi di un lampione dell’illuminazione pubblica intento a sfilare cavi elettrici dal tombino sottostante il palo. Subito bloccato ed accertati i fatti, l’uomo è stato trovato in disponibilità di una cinquantina di metri di cavo elettrico che aveva già sfilato. Con l’accusa di tentato furto aggravato e possesso di strumenti atti allo scasso, i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 70enne reggiano. All’uomo i carabinieri hanno sequestrato lo “strumento da lavoro”, ovvero una pinza, con cui aveva già sfilato 52 metro di cavo rendendo di fatto inservibile l’illuminazione pubblica, poi ripristinata dai competenti tecnici.
E’ accaduto l’altra mattina quando poco prima delle 9.00 una pattuglia della stazione di via Adua, durante un servizio di controllo del territorio, transitando in via Makalle, ha notato all’altezza del sottopasso ferroviario un uomo intento a sfilare dei cavi elettrici da un tombino dell’illuminazione pubblica. L’uomo è stato immediatamente bloccato dai carabinieri e identificato, quindi condotto in caserma e denunciato in ordine ai reati di tentato furto aggravato e possesso di strumenti atti allo scasso.
Le indagini ora proseguono: i carabinieri vogliono accertare il canale del riciclaggio della refurtiva, ovvero a chi il 70enne avrebbe venduto illecitamente il “prezioso” oro rosso, da identificarsi in probabili compiacenti demolitori che riciclano il rame rubato per la successiva rivendita alle fonderie del nord Italia.