Mercoledì 29 gennaio, a San Cesario sul Panaro, andrà in scena la narrazione-spettacolo Inganni di razza. Dalle discriminazioni alla Shoah. L’appuntamento è fissato per le ore 21 nella Sala grande di Villa Boschetti (Corso Libertà, 49).
La narrazione storica di Daniel Degli Esposti, storico, sarà arricchita dalle letture attoriali di Federico Benuzzi, che daranno voce a memorie, racconti e testimonianze. L’evento, organizzato dal Comune di San Cesario sul Panaro, si inserisce nelle iniziative per il Giorno della Memoria.
Inganni di razza prende le mosse dalla seconda metà dell’Ottocento, quando si sviluppa il colonialismo europeo e si forma l’antisemitismo contemporaneo. La narrazione prosegue poi nel periodo compreso tra le guerre mondiali. In quegli anni si pongono infatti le basi per giungere all’esclusione o all’eliminazione fisica delle minoranze e dei “diversi”. Nel 1935 la Germania nazista vara le leggi di Norimberga per discriminare gli ebrei tedeschi. Comincia così una nuova fase dell’antisemitismo europeo.
Nella seconda metà degli anni Trenta l’ostilità nei confronti degli ebrei divampa anche in Italia. Nel 1938 il regime fascista promulga le leggi razziali, che innescano la “persecuzione dei diritti”. Dopo l’8 settembre 1943 l’occupazione nazista fa invece scattare la “persecuzione delle vite”.
La diffusione dell’odio razziale contribuisce dunque ad alimentare le tensioni della Seconda guerra mondiale. Nel corso del conflitto milioni di persone vengono deportate nei lager nazisti. Anche gli italiani ci finiscono a centinaia di migliaia, sia come internati militari sia come prigionieri politici. L’esplosione dell’antisemitismo e gli orrori della Shoah sono spesso citati come il culmine della brutalità nazi-fascista nella Seconda guerra mondiale. Non bisogna tuttavia dimenticare che, negli anni del conflitto, tutti i “diversi” subiscono gli effetti delle discriminazioni.
L’ingresso all’evento è libero e limitato ai posti disponibili.