“La verità è che il cosa non conta niente. La differenza la fa il come, o almeno l’ha fatta nella mia vita. E il come non è scritto da nessuna parte, non si vede. Soltanto chi raggiunge certi traguardi sa la fatica, l’impegno, le occhiate dei colleghi che ti sfottono, guarda il presuntuoso, guarda che leccaculo. C’è stato un periodo in cui mi dicevo che una volta smesso di giocare non avrei mai fatto l’allenatore. Non c’era un reale perché. Probabilmente non mi ci vedevo e basta”.
Giocatore di punta di quella “generazione di fenomeni” allenata da Julio Velasco che ha fatto splendere al massimo la stella del volley maschile italiano, Lorenzo Bernardi non ha bisogno di presentazioni. Il suo impressionante palmarès (prima da giocatore e adesso da allenatore) parla da solo. Eppure tutti quei successi “Lollo” se li è sempre scordati in fretta, sempre lanciato verso il prossimo obiettivo, pronto a tuffarsi nei preparativi e negli allenamenti con rigore e dedizione. Nel suo libro La regola del 9 (Roi Edizioni) fra ricordi e racconti dietro le quinte dello spogliatoio, emerge la filosofia che lo ha portato ad essere eletto giocatore più forte del XX secolo: una regola fatta di passione, di ricerca quasi maniacale del proprio meglio e di una determinazione ostinata. Perché per diventare il giocatore più forte del secolo la cosa importante non è la schiacciata che ti fa vincere un mondiale, ma tutte quelle che l’hanno preceduta. Bernardi presenta il libro lunedì 13 gennaio alle 21 al BPER Forum Monzani di Modena, con la partecipazione di Julio Velasco, Livio Proli e Stefano Domenicali.
“La regola del 9” è il racconto di come si può, per tutta una vita, impegnarsi a dare sempre il massimo per arrivare a conseguire i propri obiettivi, a raggiungere la vetta più alta possibile senza mai diventare uno “yes man”, ma allo stesso tempo senza mai dimenticare che è il gioco di squadra quello che fa la differenza.
Lorenzo Bernardi nella sua carriera di giocatore di pallavolo ha disputato 306 partite con la maglia azzurra. Detiene il record del maggior numero di punti segnati nelle partite di regular season e playoff (8425 totali in 478 partite). Nel 2000 gli viene conferito il titolo di Cavaliere di Ordine al Merito della Repubblica italiana. Nel 2011 entra nella Volleyball Hall of Fame. Nel 2018 gli viene assegnato il Collare d’oro al merito sportivo. Terminata la carriera di giocatore nel 2007, da allenatore nel 2009 porta la Nazionale B alla vittoria dell’oro ai Giochi del Mediterraneo e nel 2016 approda alla Sir Safety Umbria Volley di Perugia, con cui ha vinto il triplete (scudetto, Supercoppa e Coppa Italia) nella stagione 2017-18 e la Coppa Italia nel febbraio 2019.