Il Teatro dei Venti ha vinto il Premio Ubu 2019 per la Migliore Scenografia, con l’allestimento scenico dello spettacolo “Moby Dick” ideato da Stefano Tè e Dino Serra, progettato e costruito da Dino Serra e Massimo Zanelli. La premiazione si è tenuta lunedì 16 dicembre presso il Piccolo Teatro di Milano, Sala Melato, ed è stata trasmessa su Radio 3 Rai. Presso la sede della compagnia a Modena, è stato attivato un punto d’ascolto aperto al pubblico, dove la comunità di spettatori, collaboratori e volontari del Teatro dei Venti ha seguito la diretta radiofonica.
La quarantaduesima edizione dei Premi Ubu è stata realizzata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri con contributo del MiBACT, e con la generosa ospitalità del Piccolo Teatro. Media partner Rai Radio3. Hanno collaborato Ubulibri, Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori, Cronopios.
“Questo premio per noi è il riconoscimento al lavoro del Teatro dei Venti – dice il regista Stefano Tè – alla partecipazione della “comunità Moby Dick”. Fatta di artisti, organizzatori, tecnici, volontari. Moby Dick rappresenta per noi prima di tutto l’affermazione di un forte senso identitario, basato sul teatro di gruppo, il teatro in cui attore, musicista, organizzatore, tecnico, scenografo lavorano nella consapevolezza che il gruppo sia l’idea, la realtà e in cui i reparti non possono che cooperare insieme in nome di un unico grande fine. Il nostro è un teatro di gruppo che apre le carceri, che si apre alle piazze, alle comunità. Moby Dick è il sogno di una piccola compagnia indipendente che si fa impresa per seguire un progetto all’apparenza irrealizzabile.
Per poter compiere questo progetto abbiamo incontrato artigiani straordinari, che hanno saputo entrare in relazione con una realtà molto particolare, dove gli attori sono anche organizzatori e tecnici, magazzinieri e macchinisti. Dove i reparti sono abituati a cooperare per sopravvivere. Dove la scenografia viene chiamata “allestimento scenico”, per la coralità di mezzi, linguaggi e professioni che prendono parte all’operazione. Scegliamo di collaborare non solo con bravi artisti, ma con persone che sappiano andare oltre l’ordinarietà. Tra questi Dino Serra e Massimo Zanelli che hanno saputo rendere visibile e tangibile un sogno condiviso.”
Stefano Tè, regista, direttore artistico e formatore teatrale, ha studiato presso l’Accademia Pietro Scharoff di Roma, ha fondato il Teatro dei Venti nel 2005. Con la compagnia modenese produce spettacoli e realizza progetti socio-culturali in Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Croazia, Serbia, Romania, Lituania, Argentina, Taiwan, India, Mozambico, Senegal. Dal 2006 conduce progetti teatrali nel Carcere di Castelfranco Emilia e successivamente anche in quello di Modena. Nel 2009 è tra i fondatori del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna. Dal 2012 è direttore artistico di Trasparenze Festival e Residenze, progetto che valorizza le contaminazioni della scena contemporanea in relazione ai nuovi spazi e a un pubblico trasversale. Nel 2019 ha debuttato con lo spettacolo Moby Dick, punto di arrivo della sua ricerca artistica, votata a un teatro fortemente radicato negli spazi urbani, in relazione con le comunità attraversate.
Dino Serra nasce a Nuoro nel 1990 in una famiglia di artigiani, fin da ragazzo ha mostrato interesse per le attività e le materie artistiche e manuali. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte con indirizzo Architettura e Arredamento, dove ha conseguito il diploma nel 2009. Nel medesimo anno si è iscritto all’Accademia delle belle arti di Brera, al corso di pittura, dove si è laureato col massimo dei voti nei successivi tre anni. Ha proseguito gli studi nella stessa Accademia, frequentando il biennio specialistico di Scenografia per il Teatro. Oggi svolge l’attività di scenografo ideatore e costruttore a Milano.
Massimo Zanelli, classe 1955, scenografo costruttore, macchinista e direttore di scena dal 1979. Tra le prime esperienze la collaborazione con il Teatro Niccolini di Firenze. Si è occupato di scenografia per la lirica e per il teatro, allestimenti di spazi espositivi ed illuminotecnica, collaborando con Achille Castiglioni, Alessandro Mendini, Marras. Ha lavorato presso la Loggetta di Brescia, il Teatro di Porta Romana di Milano e numerosi teatri nazionali ed internazionali.
LO SPETTACOLO
Lo spettacolo porta in piazza la nave del capitano Achab e la sua ossessione per la Balena Bianca, con una grande macchina teatrale e un cast di 20 artisti, tra attori, musicisti, acrobati e macchinisti. Moby Dick si adatta ai luoghi che attraversa, con la possibilità di entrare in relazione con realtà artistiche e socio-culturali dei territori. Al debutto di Modena ha coinvolto 80 bambini di alcune scuole elementari cittadine, 12 detenuti e internati del carcere di Modena e Castelfranco Emilia, un gruppo di richiedenti asilo.
Ideazione e regia Stefano Tè; adattamento drammaturgico Giulio Sonno; consulenza alla regia Mario Barzaghi; assistenza alla regia Simone Bevilacqua; musiche dal vivo Luca Cacciatore, Igino L. Caselgrandi e Domenico Pizzulo; costumi a cura di Teatro dei Venti in collaborazione con Luca Degl’Antoni e Beatrice Pizzardo; disegno luci Alessandro Pasqualini; tecnico luci Davide Giangaspare; audio Nicola Berselli; Eugenio Nonato. Ideazione allestimento scenico Stefano Tè e Dino Serra; progettazione e costruzione Dino Serra e Massimo Zanelli.
Le congratulazioni del sindaco Muzzarelli e dell’assessore alla Cultura Bortolamasi
Congratulazioni al Teatro dei Venti e a Ert, da parte del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, per i successi ai Premi Ubu 2019, ottenuti direttamente o da artisti con i quali collaborano. Sindaco e assessore hanno sottolineato come, anche alla luce dei premi, Modena si confermi città di teatro, e di un teatro che si propone come spazio civico, piazza, luogo aperto di incontro, riflessione e dialogo.
Nella Sala Melato del Piccolo Teatro di Milano, infatti, nella serata di lunedì 16 dicembre, al Teatro dei Venti è stato assegnato il Premio Ubu 2019 per la migliore scenografia, con l’allestimento scenico di “Moby Dick” firmato da Stefano Tè, Dino Serra e Massimo Zanelli. E il più importante riconoscimento nel mondo teatrale italiano, ha visto tra i premiati anche diversi artisti impegnati in un rapporto di collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione: Lisa Ferlazzo Natoli, Andrew Bovell, Marina Occhionero e Gianni Staropoli, tutti protagonisti di produzioni Ert, come attori, registi, autori e designer di luci.
Il Comune dà sostegno al teatro sia con spazi per studiare mettere in scena, produrre e allestire, a partire dalla rigenerazione dell’area ex Amcm, sia sostenendo anche realtà più piccole con le loro prospettive di crescita e con il ruolo che svolgono per la vita culturale cittadina.