A due settimane dalla presentazione dei dati del 25° Osservatorio prezzi della Grande distribuzione presente nella provincia di Modena, rendiamo noto il confronto coi dati raccolti nella provincia di Reggio Emilia, contemporaneamente alla presentazione a Reggio dei risultati su quel territorio.
Per la prima volta difatti possiamo proporre un originale confronto con un territorio limitrofo, basato sulle medesime modalità di ricerca, anche se con un campione più limitato di strutture commerciali. Il primo dato che esce con forza è quello delle grandi differenze tra le dimensioni della rete commerciale delle due province. A Modena il peso degli Ipermercati è quattro volte superiore a quello di Reggio Emilia (116 contro 29 mq ogni 1000 abitanti, 12 ipermercati a Modena, 3 a Reggio Emilia). A Reggio lo sviluppo commerciale si è concentrato in particolare sul formato supermercato, a differenza di quanto accaduto nel modenese. Un dato che senz’altro incide sulla differenza nei prezzi applicati, registrata dall’analisi condotta da Federconsumatori.
Nella rete commerciale delle due provincie si è rilevato:
– un maggior costo a Reggio Emilia del 2,7% sul paniere Grandi marche (prodotti leader di mercato e marche a diffusione nazionale);
– un maggior costo a Reggio Emilia del 2,3% delle private label (marche del distributore);
– un maggior costo a Reggio Emilia del 4,9% nei primi prezzi (prodotti dai prezzi più bassi) applicati nella Grande distribuzione (a Reggio non sono stati monitorati i discount);
Da segnalare anche un maggior costo a Modena del 3% sui prodotti freschi; in questo caso però il dato di Reggio Emilia è riferito ad un solo punto vendita, quindi poco significativo.
Differenze statisticamente non clamorose, ma nemmeno da sottovalutare, in un contesto che ha visto a Reggio, come a Modena, una crescita dei prezzi di molto superiore a quella regionale e nazionale. Reggio e Modena hanno in comune anche il differenziale, il 20%, tra il supermercato più conveniente e quello più caro.
Per ciò che riguarda la struttura commerciale coi prezzi più bassi si conferma, anche a Reggio Emilia, SuperRossetto, che piazza i suoi due supermercati di Casalgrande e Reggio Emilia in vetta alla classifica territoriale di tutte le tipologie. Si può quindi affermare che le tre strutture commerciali più economiche dei territori modenese e reggiano sono nell’ordine i supermercati Rossetto di Fiorano, Casalgrande e Reggio Emilia.
Le indagini hanno rilevato una certa specularità tra Modena e Reggio anche nella competizione commerciale. Dall’analisi del dettaglio degli ambiti territoriali risulta che i distretti con i prezzi più convenienti sono il distretto di Scandiano per la provincia di Reggio Emilia e i distretti di Modena e Ceramico per la provincia di Modena. Nel caso di Scandiano e Sassuolo-Fiorano si tratta di distretti che oltre ad essere territorialmente contigui registrano la maggior concentrazione di punti vendita di medie e grandi dimensioni e con una più ampia varietà di catene commerciali. In ogni caso il risparmio massimo realizzabile tra l’ambito più conveniente (Distretto Ceramico) e quello più esoso tra quelli monitorati (ambito di Guastalla) è pari al 4,5%.
Anche nella provincia di Reggio Emilia si dimostra chiaramente che i prezzi più convenienti per i consumatori sono applicati dove la competizione è più alta.
Nella provincia di Reggio Emilia non è stato monitorato il territorio appenninico, pertanto manca il corrispondente raffronto tra i due territori della fascia della montagna. Una situazione analoga si riscontra nell’analisi per insegna commerciale; le differenze tra negozi della stessa catena sono contenute entro il 4%, punta che viene raggiunta da Conad, a favore della provincia di Modena.