“Ho iniziato a 19 anni e mi sono subito messo in proprio dopo tre anni alle scuole Corni di Modena. Da lì siamo partiti: ero alla sede Lapam di Fiorano con una piccola impresa. Siamo arrivati fino a 3000 persone che lavorano per noi, e ora ho deciso di vendere alcune imprese per dare continuità al progetto. Non certo per un disimpegno, tanto che ho mantenuto una delle imprese”.
Franco Stefani, fondatore e presidente di System Ceramics, ha partecipato al seminario promosso da Lapam Confartigianato a Formigine sul futuro del Distretto. Lapam, che ha proposto un Patto per il Distretto a enti locali e soggetti economici e sociali, ha organizzato insieme all’università popolare di Formigine un convegno insieme all’assessore regionale a scuola e formazione, Patrizio Bianchi e a Stefani. “Ho sempre reinvestito gli utili in azienda e sono orgoglioso di aver dato e di dare lavoro a tante persone che vivono sul nostro territorio – ha concluso Stefani -, il nostro Distretto è cresciuto proprio grazie alla professionalità e alla dedizione di tanti imprenditori e collaboratori e dobbiamo continuare su questa strada. Sapendo che il rapporto con le istituzioni locali è fondamentale”.
I lavori sono stati aperti dal segretario generale Lapam, Carlo Alberto Rossi, che ha messo in luce alcuni dati del Distretto: “Indagando l’area ristretta dei comuni a maggior industrializzazione del distretto (Sassuolo, Formigine, Fiorano, Maranello, Prignano) riscontriamo una sostanziale stagnazione in continuità con il periodo 2017/2018. Il trend si conferma lievemente negativo con un meno 0,2%. Infatti il totale imprese attive al terzo trimestre 2019, conta 10.260 contro i 10.278 del terzo trimestre 2018. I settori che ci preoccupano maggiormente e che hanno registrato un calo significativo negli ultimi otto anni, sono quelli del manifatturiero e delle costruzioni, unitamente al commercio. Dato che si conferma negativo anche nel terzo trimestre 2019 sul terzo trimestre 2018, per il comparto manifatturiero, mentre per le costruzioni si registra una lievissima inversione di tendenza, come si osserva anche nel resto della provincia. Diversi sono i fattori che concorrono alla stagnazione – ha proseguito Rossi -. Un mercato interno che non decolla ed un export che dopo tre anni di crescita costante ha visto un rallentamento nel 2018, confermato anche nel 2019.
Il campione di 180 imprese associate, fornitrici delle industrie ceramiche del distretto, unito ad un campione di 206 imprese fornitrici di componenti in metallo e di servizi di manutenzione e installazione, rivolti alle imprese costruttrici di impianti, hanno confermato una battuta d’arresto del mercato a partire dal 2018. Sono i segnali di una filiera e di un indotto che è in sofferenza. Allora dobbiamo ripartire – ha concluso Rossi – anche attraverso il Patto che abbiamo proposto”.
Il sindaco di Formigine, Maria Costi, ha ringraziato Lapam e ha ricordato il valore di appuntamenti come questi, che mettono al centro il lavoro che c’è è quello che ci sarà. “Il lavoro cambia, dobbiamo essere capaci di intercettare i nuovi lavori e formare le persone per questo motivo”.
L’assessore regionale Bianchi è partito proprio da qui: “L’approccio della Regione è proprio questo, mettere al centro scuola e lavoro, facendo sì che le risposte siano adeguate al mondo che cambia. La quarta rivoluzione industriale è la realtà in cui viviamo e dobbiamo prenderne atto. Come dobbiamo capire che ci sono aziende che vengono da noi perché alcuni oggetti, di altissima qualità, si possono fare solo da noi. L’Audi provó a spostare la produzione della Lamborghini in Slovacchia, ma ha dovuto fare marcia indietro. Questo vale per tanti altri soggetti. Il Made in Italy è un valore aggiunto è in Emilia siamo all’avanguardia. Lo dicono anche i numeri”.
Al termine dei lavori sono state premiate oltre 30 imprese storiche di Formigine e Maranello, associate a Lapam da almeno 40 anni. Un premio speciale è stato conferito a Franco Stefani dal Presidente Lapam, Gilberto Luppi, che ha concluso i lavori.