Cresce l’attesa per il grandissimo violinista Uto Ughi che mercoledì 27 novembre alle ore 21 sarà in concerto al Teatro Duse di Bologna, insieme al flautista di fama mondiale Andrea Griminelli e alla pluripremiata Orchestra de I Solisti Veneti, fondata nel 1959 da Claudio Scimone, per l’esecuzione di ‘Vivaldi – Le quattro stagioni & I concerti per flauto dell’Opera 10’.

 

LE QUATTRO STAGIONI

Il M° Uto Ughi eseguirà Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, la più nota delle composizioni del ‘Prete Rosso’. In realtà, si tratta di quattro concerti distinti, ispirati da altrettanti sonetti del compositore veneziano, dedicati ciascuno ad una stagione. Il Maestro Ughi leggerà e commenterà i sonetti vivaldiani che precedono l’esecuzione di ogni concerto, per restituire al testo tutta la sua poeticità, facendo apprezzare la musicalità dei versi e quella delle note del suo violino. Questa famosissima composizione barocca non è soltanto vertice assoluto della creatività italiana di ogni tempo: rappresenta simbolicamente l’esaltazione della vita.  Di ogni suo momento Vivaldi mostra la bellezza, inserendola nell’armonia del ciclo del tempo. Quest’opera ha portato la genialità italiana nella musica rendendola famosa in tutto il mondo.

 

I CONCERTI DELLA NATURA

Esuberanza di fantasia inventiva ed eccezionale sensibilità timbrica sono alla base della musica di Vivaldi, sempre caratterizzata da una nettezza del disegno melodico, da un’agilità di fraseggio e da una vivacità di contrasti ritmici. La sua scrittura musicale è sempre chiara e trasparente sia nei tempi lenti, sia in quelli allegri. L’interesse di Vivaldi verso la pittura sonora è sicuramente incrementato dalle raffinate relazioni che il compositore mantenne vive tra il repertorio strumentale e quello vocale.

I Concerti per flauto e Orchestra d’Archi che propone il M° Andrea Griminelli sono la rappresentazione di un fenomeno naturale e delle conseguenze sull’animo umano. Nei concerti dal titolo descrittivo La Tempesta di Mare, La Notte, Il Cardellino, ascolteremo la forza incrollabile e distruttiva della tempesta; l’oscurità e la dimensione affascinante e furtiva della notte, e trilli e virtuosismi del flauto traverso di Griminelli nel canto di un cardellino.