Un sorpasso azzardato ed un uomo che, dichiarandosi appartenente alle forze dell’ordine, contesta falsamente la violazione all’automobilista per poi provare a mediare con un pagamento immediato. I fatti che hanno dell’inverosimile si sono verificati a Castellarano lo scorso 3 luglio. Attorno alle 20.00 un giovane del luogo, terminato il turno di lavoro, nel rientrare a casa con la sua Seat Leon esegue un sorpasso un po’ azzardato di un’altra auto, una Seat Altea.
Conclusa la manovra il giovane di Castellarano si vede inseguito dalla Seat Altea che aveva appena sorpassato il cui conducente, lampeggiando insistentemente, gli intima di accostare. Intimorito, l’autista della Leon si ferma a bordo strada subito seguito dall’altra auto. E qui che inizia il tentativo di raggiro.
Il conducente della Seat Altea, evidentemente infastidito alla manovra che aveva subito, dichiara all’altro di essere un appartenente alla forze dell’ordine in borghese e che la sua infrazione sarebbe costata cara. Simula telefonate con un fantomatico collega, esegue foto della targa dell’auto e conclude affermando che la sanzione da applicare per tale manovra avrebbe previsto il ritiro immediato della patente, il sequestro del mezzo ed il pagamento di una multa di 500 euro.
Preoccupato per le gravi conseguenze, il giovane di Castellarano ammette l’infrazione e si mostra pentito per quanto aveva fatto. Visto il ravvedimento, il finto appartenete alle Forze dell’ordine simula una nuova telefonata con il fantomatico collega, con il quale si accorda per una sanzione più lieve consistente nel solo pagamento della somma di 120 euro in contanti necessari – a suo dire – ad “eliminare” il suo l’intervento.
Nel frattempo, però, sul luogo della discussione giunge un amico dell’autista della Seat Leon che transitando sulla stessa strada lo aveva visto fermo a confabulare con l’altro. Questo, forse perché meno coinvolto emotivamente nella vicenda e chiaramente insospettito, chiede al finto appartenente alle forze dell’ordine di qualificarsi tramite l’esibizione di un tessera personale di riconoscimento, cosa che non avviene.
Ne seguono momenti di imbarazzo che finiscono con l’allontanamento del conducente della Seat Altea, senza che il pagamento in contanti si concretizzasse. L’intrigata vicenda è stata rappresentata dalla vittima ai Carabinieri di Castellarano i quali, raccolta la denuncia, hanno avviato le indagini che, attraverso la targa della Seat Altea e le immagini degli apparati di video sorveglianza attestati nei pressi, hanno ben presto consentito l’identificazione del sedicente appartenente alle forze dell’ordine il quale, conclusi gli accertamenti, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria reggiana, dinanzi alla quale dovrà ora rispondere del reato di tentata estorsione.