L’Assemblea della Conferenza territoriale sociale e sanitaria ha eletto ieri pomeriggio, all’unanimità, il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni quale presidente della Ctss. La scelta fatta dai sindaci di tutta la Provincia è caduta sul presidente della Provincia di Reggio Emilia, quale rappresentante delle istanze di tutto il territorio in quello che è l’organo di governo istituzionale delle politiche sociali, sanitarie e socio-assistenziali a livello provinciale, al fine di raccordare il livello regionale a quello dei vari distretti provinciali. Sempre all’unanimità, l’Assemblea ha subito dopo approvato il Bilancio economico preventivo 2019 dell’Azienda Usl-Irccs di Reggio Emilia.
Nel ringraziare i sindaci che compongono l’Assemblea, il presidente Zanni ha colto l’occasione per sottolineare che sarà un lavoro collegiale svolto con l’aiuto di tutti gli altri sindaci reggiani che comporranno il nuovo uffici di presidenza della CTSS.
Come annunciato già negli scorsi giorni, l’Assemblea della Ctss è stata anche l’occasione per condividere ulteriormente la volontà istituzionale di “mettere in campo da subito ogni tipo di iniziativa istituzionale ed amministrativa utile ad accompagnare in questo delicato momento di transizione i servizi sociali della Val d’Enza”.
“In parallelo al doveroso percorso di indagine svolto dalla magistratura – chiamata ad accertare ogni possibile deriva che dovrà essere fermamente perseguita e punita – è altresì indispensabile non pregiudicare, o peggio ancora interrompere, l’erogazione dei servizi necessari a cittadini e famiglie fragili del territorio, tutelando al contempo anche le professionalità e la continuità di lavoro degli operatori estranei all’indagine, che con capacità, sacrificio e disponibilità, contribuiscono ogni giorno alla costruzione di servizi e comunità migliori in tutta la provincia – ha aggiunto il presidente Zanni – Le necessità dei cittadini più fragili non si interrompono da un giorno all’altro e in questo percorso è necessario il contributo di tutti, amministrazioni locali, sindacati, operatori sociali che, pur nella discontinuità delle scelte su cui si costruirà il futuro, puntino a restituire il più velocemente possibile ai cittadini non solo un servizio efficiente, ma anche la fiducia in esso”.