Una lezione teatrale aperta e una partecipazione speciale a Fotografia Europea. È un periodo intenso per Zerofavole, associazione reggiana che lavora con l’arte come strumento di inclusione della disabilità e non solo.
Il principale progetto è un laboratorio scuola teatrale che coinvolge una quarantina di persone tra attori-non attori, operatori, familiari e simpatizzanti. È condotto da operatori teatrali affiancati da esperti in ambito educativo. È il primo livello di partecipazione sociale e mira a inserire nuove persone e formarle ad una grammatica teatrale di base.
Non mancano poi altre esperienze, ricche di soddisfazioni, spesso sostenute dalla Fondazione I Teatri. In questi anni Zerofavole ha collaborato con diversi registi, fra cui Gabriele Vacis, e questo rapporto ha permesso a tre attori-non attori di Zerofavole di partecipare all’allestimento del “Serse” di Georg Friedrich Haendel, proprio con la regia di Vacis, presentato pochi giorni fa al Teatro Valli di Reggio Emilia.
Sabato 6 aprile si va avanti in questa direzione, sempre con il forte e convinto appoggio dei Teatri cittadini, pronti ad aiutare l’associazione in maniera concreta. Dalle 10.45 alla Sala degli Specchi del Teatro Valli è in programma una lezione aperta con la conduzione di Gabriele Vacis e Roberto Tarasco. Sarà un momento di performance collettiva con la compagnia di Zerofavole e i ragazzi dell’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona di Torino, fondato dagli stessi Vacis e Tarasco.
Sabato 13 aprile Zerofavole entrerà nel flusso del festival Fotografia Europea. Dalle 18 alle 22 è in programma l’inaugurazione della mostra personale di Fabio Villa “Purgatorio – Dietro le quinte”, ospitata dai locali del Cto, l’ex Maffia, in viale Ramazzini 33. L’esposizione fa parte del Circuito OFF di Fotografia Europea 2019.
Per informazioni, www.zerofavole.it, “ZeroFavole Teatro” su Facebook, zerofavole10@gmail.com e 338.9316949 (Elisa).