Aveva già fatto salire a bordo della sua monovolume due clienti, agganciati con un pass di fantasia appeso al collo che lo identificava come autista Uber, proprio nell’area riservata ai tassisti regolari nei pressi della Stazione centrale.E per aumentare la credibilità e carpire la buona fede dei potenziali clienti, distribuiva anche dei biglietti da visita.
Così nella mattinata di ieri, un trentanovenne bolognese è finito nei guai, colto in fragranza lungo viale Pietramellara, da una pattuglia della Polizia Locale impegnata nel contrasto al fenomeno dell’esercizio abusivo della professione di tassista. La tecnica con cui l’uomo attirava i clienti era una novità che però non è sfuggita agli agenti. Il trentanovenne è stato sanzionato per aver esercitato il servizio di taxi senza licenza, gli è stata ritirata la patente di guida e il mezzo è ora sotto sequestro amministrativo.
La Polizia Locale, a tutela del consumatore e a garanzia della concorrenza leale, raccomanda sempre di rivolgersi solo ai tassisti professionisti, riconoscibili per i classici veicoli bianchi con insegne e loghi oppure, prenotando in anticipo il servizio, ai noleggiatori con conducente NCC, riconoscibili dal distintivo sul parabrezza e dallo scudetto sulla targa.