Un convegno internazionale di studi sul Pantheon barocco estense, ovvero la chiesa di Sant’Agostino a Modena, giovedì 25 e venerdì 26 ottobre all’Accademia nazionale di scienze lettere ed arti in corso Vittorio Emanuele 59. Inoltre, collegate alla presenza degli studiosi provenienti dall’Italia e dall’estero, una mostra, visite guidate e iniziative correlate. Il convegno “L’Occidente degli Eroi”. Il Pantheon degli Estensi in Sant’Agostino a Modena (1662-1663) e la cultura barocca, è promosso dall’Accademia e dai Musei civici, su proposta di Sonia Cavicchioli dell’Università di Bologna, e si avvale del patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e del Rotary Club di Modena.

Gli appuntamenti sono stati presentati ai Musei civici lunedì 22 ottobre dal vicesindaco e assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza insieme a Francesca Piccinini, direttrice dei Musei, Sonia Cavicchioli dell’Università di Bologna, Licia Beggi Miani, dell’Accademia nazionale di scienze lettere e arti e Giuseppe Mucci, architetto del Comune, con Enrico Clini, presidente del Rotary Club Modena, e don Paolo Notari, parroco della Chiesa di Sant’Agostino.

“Il recente restauro della chiesa di S. Agostino – sottolinea l’assessore Cavazza – dà l’occasione per approfondire la conoscenza di un monumento di grande importanza artistica e culturale e di valorizzare un altro giacimento culturale di Modena”.

Come indicato da Irving Lavin, grande studioso dell’arte barocca, Sant’Agostino, scelta nel 1659 per i funerali del duca Francesco I d’Este e riconfigurata nel 1662-1663 come Pantheon Atestinum per volontà di Laura Martinozzi, è un “unicum” a livello europeo. Si tratta del luogo destinato a celebrare con la massima solennità le esequie del principe, occasione politica centrale per rafforzare il senso della continuità dinastica, che in età barocca si trasforma in un autentico evento: “le spectacle de la mort”, com’è stato detto a proposito dei funerali di Luigi XIV.

Come commenta Sonia Cavicchioli, “ci sarà modo di fare il punto con i massimi esperti della scultura e pittura testimoniata nel Pantheon, sulla forma assunta dai funerali dei principi a Modena e nelle corti con cui gli Estensi si confrontano nel corso del Seicento, e sugli elaborati programmi iconografici, specchio del gusto erudito e sofisticato che i duchi condividono con le corti e l’aristocrazia d’Europa”.

Se gli allestimenti funerari sono fra le espressioni artistiche, sociali e politiche più importanti del tempo, il Pantheon degli Estensi spicca in quanto cristallizza quello che comunemente è un apparato effimero in un allestimento stabile. L’architetto Giovan Giacomo Monti riveste l’antica chiesa trecentesca degli Eremitani con un’architettura di gusto classico, che viene poi animata da stucchi, dipinti e affreschi di grande bellezza eseguiti da un cantiere vivace ma organizzatissimo, capace di ottenere un risultato straordinario in pochi mesi mettendo all’opera artisti modenesi e bolognesi, ma anche romani, toscani e provenienti dalla val d’Intelvi.

In occasione della riapertura della chiesa dopo il terremoto del 2012, il convegno si propone di offrire il punto di vista degli studi e della ricerca su questo luogo e sui temi culturali connessi, e l’illustrazione dei restauri appena conclusi.

Un approfondimento sulla situazione politica del ducato in quegli anni metterà a fuoco anche i protagonisti umani della storia: la giovane, tenace, duchessa Laura, alla guida di uno stato in cui è sostanzialmente straniera, i consiglieri influenti – i padri gesuiti Gamberti e Garimberti, e sullo sfondo lo zio della duchessa, il cardinale Giulio Mazarino, plenipotenziario del re di Francia Luigi XIV.

Tra le iniziative collaterali è prevista l’apertura della mostra ai Musei civici “L’idea di un principe. Il ‘funeral teatro’ di Francesco I d’Este (26 ottobre – 2 dicembre), curata da Cristina Stefani con consulenza di Sonia Cavicchioli e collaborazione di Simone Sirocchi, che espone i disegni e le matrici relative al capolavoro barocco di Domenico Gamberti “Idea di un prencipe et eroe christiano” (1659), prezioso volume commissionato da Alfonso IV per eternare la gloria del padre Francesco.

Il 25 ottobre sarà la volta di “Alle luci della sera”, con visita guidata alla chiesa a cura di Sonia Cavicchioli e cena a buffet ai Musei Civici dove sarà possibile visitare in anteprima la mostra “L’idea di un principe. Il “funeral teatro” di Francesco I d’Este” (25 euro prenotazione obbligatoria, tel. 059 2033125, palazzo.musei@comune.modena.it).

Il 27 ottobre alle ore 10, 11.30, 15.30 e 17 e il 28 ottobre alle ore 15.30 e 17 storici dell’arte e architetti conduranno visite guidate nella chiesa di Sant’Agostino alla scoperta del Pantheon Estense e delle novità emerse dai restauri con la possibilità di accedere ai sottotetti della chiesa (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a partire dal 23 ottobre, palazzo.musei@comune.modena.it; tel. 059 2033125).

MOSTRA AI MUSEI CIVICI E ALTRE INIZIATIVE

Una mostra ai Musei civici, una cena su prenotazione a Palazzo dei Musei e visite anche serali a Sant’Agostino, guidate da studiosi importanti. Una serie di iniziative fa da cornice al convegno “L’Occidente degli Eroi. Il Pantheon degli Estensi in Sant’Agostino a Modena (1662-1663) e la cultura barocca”, che si svolge all’Accademia nazionale di scienze lettere e arti, in corso Vittorio Emanuele 59 a Modena, giovedì 25 e venerdì 26 ottobre.

L’obiettivo è consentire al pubblico di scoprire aspetti inediti della cultura barocca e della chiesa modenese, considerata un “unicum” a livello europeo.

Da venerdì 26 ottobre fino al 2 dicembre ai Musei civici di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino si potrà visitare gratuitamente la mostra “L’idea di un principe. Il “funeral teatro” di Francesco I d’Este” curata da Cristina Stefani con la consulenza di Sonia Cavicchioli e la collaborazione di Simone Sirocchi, con patrocinio di UniMoRe e dell’Università di Bologna-Dipartimento delle Arti. L’esposizione illustra la genesi editoriale de “L’idea di un Prencipe et eroe christiano in Francesco I d’Este”, stampata a Modena nel 1659 per i legni di Bartolomeo Soliani. Un’opera monumentale, tra le imprese tipografiche del ‘600 barocco, commissionata dal duca Alfonso IV per lasciare memoria dei sontuosi funerali che il 2 aprile del 1659 si svolsero nella chiesa modenese di Sant’Agostino in onore del padre Francesco I. Per la prima volta nella storia estense lo spettacolo della pompa funebre, da sempre inteso come strumento di legittimazione dinastica e di celebrazione della continuità storica del potere, veniva immortalato in un ambizioso progetto editoriale. In oltre seicento pagine il gesuita Domenico Gamberti, ideatore degli apparati effimeri, elaborò il paradigma del principe cristiano declinandolo sulla vicenda umana e politica di Francesco I. Accanto alla prosa erudita, un ricchissimo apparato illustrativo che riproduce le componenti del “funeral teatro” e della esemplare biografia del principe concorre a plasmare un’immagine concreta del potere ducale.

In mostra i disegni preparatori e una selezione di matrici in rame per le incisioni delle virtù e degli emblemi, nuclei di eccezionale valore giunti ai Musei civici tra il 1907 e il 1917, a rappresentare una raffinata espressione artistica e una preziosa testimonianza del complesso processo tecnico-tipografico che portò alla stampa.

I fogli esposti seguono l’ordine che le immagini hanno all’interno del libro consentendo al pubblico di sfogliarne idealmente le pagine. Diversi furono gli artisti coinvolti nell’impresa e gli studi in corso attendono di definire con più precisione le circostanze della loro collaborazione.

La mostra è visitabile gratuitamente da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, chiuso i lunedì non festivi.

Giovedì 25 ottobre alle 19.30 dalla chiesa di Sant’Agostino inizia “Alle luci della sera” (costo 25 euro, su prenotazione a palazzo.musei@comune.modena.it; tel. 059 2033125) in cui Sonia Cavicchioli, curatrice del convegno, illustrerà l’unicità della chiesa di Sant’Agostino. Alle ore 20.30 seguirà cena a buffet ai Musei civici al terzo piano di Palazzo dei Musei, dove si visiterà in anteprima la mostra.

Le iniziative proseguono sabato 27 e domenica 28 ottobre con una serie di visite guidate alla chiesa di Sant’Agostino in cui storici dell’arte e architetti guideranno i visitatori alla scoperta del Pantheon degli Estensi e delle novità emerse dai restauri con la possibilità eccezionale di accedere ai sottotetti per ammirare l’intera struttura di supporto a sostegno dei cassettoni che compongono il soffitto.

Le visite a ingresso gratuito e con prenotazione obbligatoria a partire dal 23 ottobre (palazzo.musei@comune.modena.it; tel. 059 2033125) si svolgono sabato 27 ottobre alle 10, 11.30, 15.30 e 17 e domenica 28 ottobre alle 15.30 e alle 17.

STUDIOSI DEL BAROCCO DA ITALIA ED EUROPA

Al convegno internazionale “L’Occidente degli Eroi. Il Pantheon degli Estensi in Sant’Agostino a Modena (1662-1663) e la cultura barocca”, in programma giovedì 25 e venerdì 26 ottobre all’Accademia nazionale di scienze lettere ed arti in corso Vittorio Emanuele 59, interverranno alcuni fra i massimi esperti sulla scultura e sulla pittura testimoniata nel Pantheon, sulla forma assunta dai funerali dei principi a Modena e nelle corti con cui gli Estensi si confrontano nel ‘600, e sugli elaborati programmi iconografici, specchio del gusto erudito e sofisticato che i duchi condividono con le corti e con l’aristocrazia d’Europa.

I lavori si aprono giovedì 25 ottobre alle 15 sotto la presidenza di Licia Beggi Miani dell’Accademia, per cui porterà i saluti la presidente Paola Di Pietro, insieme al vicesindaco di Modena e assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza e a Leonardo Marinelli, della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.

“Domenico Gamberti: il principe cristiano tra cultura gesuitica e assolutismo europeo” è il titolo del primo intervento, alle 15.30, affidato a Edoardo Ripari (Alma Mater Studiorum-Università di Bologna), che precede quello alle 16 di Yvan Loskoutoff (Université du Havre Normandie) “L’eredità araldica del cardinale Mazzarino in Italia: l’esempio di Laura Martinozzi. Nuovi apporti”

Sonia Cavicchioli (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), interviene alle 16.30 con “‘Viduata laborat’. La duchessa Laura Martinozzi, committente della decorazione”, lasciando poi spazio alla discussione alle 17, per concludere infine alle 17.30 con la Lectio magistralis “Il genio di Francesco Stringa” di Daniele Benati (Alma Mater Studiorum-Università di Bologna).

Venerdì 26 ottobre, presiede la direttrice dei Musei civici Francesca Piccinini, si parte alle 9.30 con Andrea Spiriti (Università dell’Insubria) su “Giovanni Battista Barberini da Laino e il ciclo di Sant’Agostino a Modena: regìa e stile”, per proseguire alle 10 con Fabrizio Federici (Bibliotheca Hertziana, Roma) su “I Lazzoni, una famiglia di scultori carraresi attivi nella Modena del Seicento”. Alle 10.30 la parola passa a David García Cueto (Universidad de Granada) su “Il contributo di Agostino Mitelli e di Angelo Michele Colonna alla configurazione dell’immagine principesca della casa d’Este”, mentre alle 11 sarà Simone Sirocchi (Università di Modena e Reggio Emilia) a intervenire su “Domenico Gamberti e l’‘anima’ delle decorazioni funerarie in Sant’Agostino”. Chiudono i lavori del mattino Giuseppe Mucci del Comune di Modena e Luca Rubini su “Chiesa di Sant’Agostino: restauro, riparazione e miglioramento sismico”.

Nel pomeriggio, presidenza a Claudia Conforti, interviene alle 14.30 Francesca Piccinini (Musei civici di Modena) con “Prime considerazioni sulla chiesa degli Agostiniani”, seguita da Laura Facchin (Università dell’Insubria) su “La riqualificazione dell’area di Sant’Agostino nell’età di Francesco III d’Este: tra muratoriana ‘pubblica utilità’ e celebrazione dinastica”. Tocca poi a Franca Varallo (Università di Torino) parlare alle 15.15 circa di “Esibire la morte. Cerimoniali e relazioni diplomatiche in occasione dei funerali dei principi di Savoia tra XVII e XVIII secolo”, quindi a Cecilia Vicentini (Università di Ferrara, Università eCampus) parlare di “Il teatro per il potere: il caso della famiglia Bentivoglio fra Roma e le corti padane”. Dopo una breve pausa alle 16.30 sono in programma il dibattito e l’intervento di Claudia Conforti (Università di Roma Tor Vergata), chiamata alle conclusioni.

Il Comitato scientifico del convegno è formato da Licia Beggi Miani, Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena; Daniele Benati, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna; Sonia Cavicchioli, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna; Claudia Conforti, Università di Roma Tor Vergata; Francesca Piccinini, Musei civici di Modena; Elio Tavilla, Università di Modena e Reggio Emilia.

Sede del convegno è l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, in corso Vittorio Emanuele 59 a Modena. Informazioni mail info@accademiasla-mo.it – tel. 059 225566.

Informazioni iniziative tel. 059 2033122.