Un’offerta formativa sempre più ricca e internazionale, nuove carriere e iscrizioni che confermano attrattività e qualità della didattica e la rivoluzione del nuovo sistema di calcolo delle tasse universitarie: numeri e novità sull’Università di Bologna.
L’offerta formativa 2018/2019: nuovi corsi di studio e curricula
Cresce ancora l’offerta formativa dell’Università di Bologna: sempre più internazionale e con un occhio sempre attento all’evoluzione della società. Per l’anno accademico 2018/2019 saranno 219 i corsi di studio offerti agli studenti: 92 corsi di laurea, 113 corsi di laurea magistrale, 13 corsi di laurea magistrale a ciclo unico.
Cinque i corsi di studio di nuova attivazione, di cui quattro in lingua inglese: nel Campus di Bologna partiranno il corso di laurea a carattere professionalizzante in Ingegneria meccatronica e la laurea magistrale in Low Carbon Technologies and Sustainable Chemistry, a Forlì sarà attivata la laurea magistrale in International Politics and Markets, a Ravenna partirà il corso di laurea magistrale in Offshore Engineering e infine a Rimini arriverà la laurea magistrale in Advanced Cosmetic Sciences.
Ma molte novità nella nuova offerta formativa Unibo arriveranno anche sul fronte dei curricula, i percorsi specialistici che gli studenti possono scegliere all’interno dei corsi di studio. Tra nuove attivazioni e trasformazioni in chiave internazionale, la scelta per gli studenti si arricchisce di ben 13 nuovi percorsi. All’interno del corso di laurea in Giurista per le imprese e per la pubblica amministrazione arrivano i nuovi curricula in Trasporti, logistica e sistemi portuali e in Food, sport e wellness. La laurea magistrale in Scienze e gestione della natura si arricchisce del curriculum internazionale in Global Change Ecology and Sustainable Development Goals, mentre all’interno della laurea magistrale in Analisi e gestione dell’ambiente arriva il curriculum in Water and Coastal Management (Wacoma). Novità in chiave internazionale anche per la Laurea magistrale in Fisica, che cambia nome in Physics: tre curricula erogati fino ad oggi in italiano si trasformano in lingua inglese (Theoretical Physics, Nuclear and Subnuclear Physics, Applied Physics), mentre viene attivato il nuovo curriculum in italiano in Didattica e storia della fisica.
Un nuovo curriculum internazionale arriva anche per il corso di laurea magistrale in Economia e diritto: Law and Economics of Insurance and Finance. La laurea magistrale in Ingegneria informatica aggiunge al suo percorso il curriculum in lingua inglese in Infrastructures and Applications for Advances IT Systems. Infine, novità in lingua inglese anche per la laurea magistrale in Relazioni internazionali, con il nuovo curriculum in International Criminology, e per il corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche, che si arricchisce del curriculum in Diplomatic and International Sciences.
Un Ateneo in crescita
L’Università di Bologna la sua attrattività e l’alta qualità della sua didattica, con trend di crescita consolidati su immatricolazioni, studenti in arrivo da fuori regione, studenti internazionali e iscritti regolari.
Gli immatricolati all’Alma Mater per l’anno accademico 2017/2018 sono 24.302, un numero in costante aumento, che ha visto le nuove carriere crescere dell’6,3% negli ultimi due anni. Nuove carriere che sono anche sempre più internazionali, con studenti che arrivano da tutto il mondo per studiare all’Università di Bologna: l’8% degli immatricolati quest’anno ha cittadinanza estera.
L’Alma Mater conferma inoltre la sua grande capacità attrattiva a livello nazionale. Tra gli studenti che si iscrivono al primo anno di una laurea magistrale, tre su cinque (il 62%) arrivano da fuori regione. Anche in questo caso il dato rispecchia un trend di crescita evidente.
E continuano a crescere anche gli studenti regolari, quelli cioè iscritti in corso: erano il 73% nell’anno accademico 2014/2015 e sono il 78% oggi: una crescita di 5 punti percentuali.
La rivoluzione delle contribuzioni studentesche
A partire dall’anno accademico in corso, l’Alma Mater ha rivoluzionato il sistema di calcolo delle contribuzioni studentesche, inserendo una “no tax area” che prevede l’esonero totale per gli studenti con ISEE fino a 23.000 euro su tutti i corsi di laurea e una riduzione progressiva calcolata in base all’ISEE, pensata per agevolare le famiglie con redditi medi.
L’Università di Bologna è l’unico grande ateneo italiano che ha scelto di fissare soglie di esenzione e riduzione delle contribuzioni di questa ampiezza: un nuovo meccanismo che ha permesso di aumentare in modo considerevole il numero degli studenti che hanno accesso ad una contribuzione ridotta.
In particolare, gli iscritti che hanno diritto all’esonero totale delle tasse sono aumentati del 66% rispetto allo scorso anno, passando da 12.163 a 20.190. Tra questi, aumentano in modo significativo anche le esenzioni per merito, gli studenti cioè che usufruiscono dell’esonero totale perché si immatricolano all’Alma Mater dopo essersi diplomati con 100 (+16%) o che si iscrivono ad una laurea magistrale Unibo dopo essersi laureati ad un corso di laurea triennale con 110 (+31%).
Il nuovo meccanismo di calcolo delle tasse ha portato inoltre ad un fortissimo aumento degli studenti che beneficiano di riduzioni in funzione del proprio ISEE: quest’anno sono 13.204 contro i 4.642 dell’anno scorso (+184%).
Sono insomma più che raddoppiati gli studenti Unibo che da quest’anno hanno potuto iscriversi usufruendo di un esonero totale o parziale delle tasse universitarie: una manovra che l’Alma Mater sostiene con un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro.