Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce, condotte in merito alla identificazione del ladro che ha utilizzato un bancomat sottratto dall’interno della borsa di una casalinga che aveva lasciato incustodita all’interno dell’auto, hanno consentito di individuare il responsabile dei reati in un pregiudicato reggiano. L’epilogo della vicenda e’ quindi culminata con la denuncia in stato di libertà che i carabinieri della stazione di Via Adua hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia nei confronti di una 30enne abitante in città in ordine ai reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat.
L’origine della vicenda risale alla fine del mese di luglio scorso quando il ladro, all’epoca dei fatti ignoto, aveva rubato dall’interno di un’autovettura parcheggiata in centro la borsa che una casalinga 65enne aveva lasciato incustodita all’interno della sua auto. Documenti personali, un centinaio di euro in contanti e documenti bancari, questo il bottino del ladro che si è rimpinguato con ulteriori 4.000 euro attraverso l’indebito utilizzo del bancomat della derubata. Oltre al furto pertanto la donna ha denunciato, come da lei successivamente appreso dall’estratto conto, l’indebito utilizzo del bancomat posto in essere, una decina di volte, immediatamente dopo il furto per prelievi di contanti effettuati presso alcuni ATM di istituti bancari cittadini.
La tecnologia, come accade spesso in questi casi, è venuta incontro alle indagini dei carabinieri di Via Adua che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della banca analizzando i filmati degli orari del prelievo. Una prima importante svolta alle indagini seguita da una fortunosa coincidenza: il filmato visionato dai militari nell’orario dell’indebito prelievo ritraeva l’effigie di un uomo immediatamente riconosciuto dai militari in quanto noto agli operanti. La fedina penale “sporca” ha giocato quindi a sfavore del ladro, cosa praticamente impossibile se fosse stato incensurato, che veniva pertanto denunciato in ordine ai reati di furto e indebito utilizzo di Bancomat.