L’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese ha organizzato nei mesi scorsi, attraverso il servizio di coordinamento pedagogico, 7 incontri di due ore l’una di apertura straordinaria del nido convenzionato “La Montagna dei Balocchi” di Castiglione dei Pepoli, rivolti ai genitori di bambini tra i 3 e i 36 mesi. Hanno risposto all’invito i genitori di 14 bambini, quasi sempre le mamme, di cui uno solo frequentante un nido, talvolta stranieri.
Lo spazio è stato pensato come una “base sicura” rivolta a genitori preoccupati del loro ruolo e delle loro responsabilità, con l’obiettivo di affrontare con gioia e soddisfazione l’onere di crescere un bambino, cercando quella “leggerezza” che può fornire il sentirsi parte di una comunità.
Gli incontri erano tenuti da una psicopedagogista-counsellor sistemico relazionale, insieme ad educatrici formate. L’obiettivo era quello di permettere ai bambini di giocare e socializzare in un ambiente confortevole, mentre i genitori potevano porre i quesiti che gli stavano più a cuore, in una sala da cui potevano comunque osservare i propri piccoli. Tante le domande poste: a che età possono dormire nel loro letto e non più nel lettone? A che età si può togliere il pannolino? Perché si sveglia di notte? Come gli spiego che sta per nascere un fratello? Cosa bisogna fare quando litigano?
Spesso con queste domande gli adulti non chiedono ricette, ma cercano piuttosto condivisione e rassicurazione. La coordinatrice pedagogica Maria Pia Casarini spiega che “tutti gli adulti impegnati nel divenire genitori racchiudono in sé lo stesso dilemma e la stessa ambivalenza: vorrebbero, da una parte riuscire a dire un no deciso e sicuro, essere cioè capaci di dare regole senza far piangere il piccolo, dall’altra vorrebbero evitare bizze, opposizioni o attacchi di rabbia”. Di fronte a genitori confusi da emozioni che preferirebbero non vedere, come la rabbia, la delusione, la frustrazione, che non sopportano i litigi tra i bambini e faticano a gestirli, più che proporre ricette, si è voluto coinvolgere i partecipanti nella condivisione delle esperienze e nella costruzione di soluzioni comuni.
“Abbiamo pensato a questo servizio” – spiega il sindaco di Castiglione e presidente dell’Istituzione dei servizi sociali dell’Unione Maurizio Fabbri – “pensando alle difficoltà che incontrano i genitori oggi. I ringraziamenti dei partecipanti, che hanno sostenuto di aver imparato molto da questo percorso, confermano che l’idea è stata buona e che va ripetuta”.
Gli organizzatori spiegano che il successo dell’iniziativa è legato anche all’estrema attenzione posta ai dettagli, perché la disposizione dello spazio e il ritmo dato al tempo dell’attività vanno di pari passo con la proposta di argomenti, l’elaborazione di domande, sempre centrati sui comportamenti e sugli atteggiamenti dei bambini presenti.
Dalla scelta accurata dei giocattoli da presentare alla loro collocazione nello spazio, dalla scelta delle attività strutturate da proporre alla posizione in cui gli adulti erano seduti, tutto ha contribuito a mettere a proprio agio i partecipanti. Anche l’utilizzo di routine per i bambini, il ripetersi degli eventi e la memoria di quelli trascorsi è stata importante perché ha concesso ai piccoli di adeguare il proprio comportamento al variare del contesto.