Scrivere, insieme, le nuove pagine del volontariato della Protezione civile in Emilia-Romagna, valorizzando le buone prassi diffuse sul territorio. Questo, come ha spiegato l’assessore regionale Paola Gazzolo, l’obiettivo degli Stati generali del volontariato di Protezione civile, che sono stati aperti ufficialmente nel weekend appena trascorso, con una giornata di lancio in simultanea nelle diverse province.
Il percorso porterà alla revisione della legge regionale 1/2005, che disciplina il sistema di Protezione civile dell’Emilia-Romagna, e punta a coinvolgere i 16.428 volontari del sistema regionale (3.012 a Modena, 2.685 a Reggio Emilia, 2.565 a Bologna, 2.542 a Parma, 1.856 a Forlì-Cesena, 1.366 a Ferrara, 1.061 a Rimini, 707 a Piacenza e 634 a Ravenna), organizzati in 354 associazioni locali, 7 associazioni regionali e 9 coordinamenti e consulte provinciali.
Con la giornata di sabato si è aperta la fase di consultazione e confronto per raccogliere idee e proposte sui quattro temi individuati: l’attivazione della colonna mobile regionale e l’organizzazione del volontariato; la sicurezza, il controllo e la vigilanza sanitaria; la formazione, comunicazione e informazione sulle attività di protezione civile.
Gli Stati generali del volontariato di protezione civile si concluderanno sabato 27 maggio con un grande appuntamento regionale, che sarà anche l’occasione per ringraziare tutti i volontari che sono stati impegnati nell’emergenza del sisma che ha colpito l’Italia centrale
“Si tratta di un percorso partecipativo importante, che coinvolge più di 3.000 volontari della nostra provincia, e di un’occasione unica per dare il nostro contributo e per allargare la peculiare esperienza del nostro territorio ad una scala più ampia come quella regionale“ dichiara Roberto Ferrari, presidente della Consulta Provinciale del Volontariato per la protezione Civile di Modena.