Continuano gli appuntamenti di HELLO STRANGER il progetto speciale 2016 che la città di Bologna dedica a Motus in occasione dei 25 anni di attività.
L’incontro, intenso, profondo e bellissimo con Judith Malina e il Living Theatre, la figura tragica di Antigone come archetipo di lotta e resistenza, oltre al sempre presente Pasolini sono punti cardine della ricerca e del lavoro di Motus e i protagonisti degli appuntamenti di dicembre.
Il percorso di visioni connesso alle “traNsformazioni” aperto con RAFFICHE e MDLSX prosegue con una produzione del 2003 che ha avuto un grande successo di pubblico e critica, “Come un cane senza padrone”: sabato 3 dicembre alle 21 va in scena al Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno, lo spettacolo ideato e diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, con Dany Greggio e Emanuela Villagrossi (narratrice) e con la partecipazione di Diego Giannettoni. “Come un cane senza padrone” si incentra su Petrolio di Pasolini, romanzo incompiuto e postumo, ma progettato e pianificato nei particolari dall’autore. Pasolini scriveva a Moravia che Petrolio è “un romanzo scritto più con la lingua dei trattamenti o delle sceneggiature che quella dei romanzi classici”. I frammenti che costituiscono Come un Cane Senza Padrone – una sorta di “film di letteratura” raccontato da Emanuela Villagrossi – sono saturi di coincidenze tra l’artificio e la realtà della vita e della morte dell’autore. Pasolini amava le corse in automobile, le auto sportive, veloci, amava andare in giro di notte da solo, “… giro per la Tuscolana come un pazzo, per l’Appia come un cane senza padrone”, sempre in cerca, sempre in attesa, perché sempre gli mancava qualcosa: “Egli cercava – ma nel mondo, fra i corpi – la solitudine più assoluta”.
Il 5 dicembre HELLO STRANGER si sposta ai Laboratori delle Arti dell’Università di Bologna, per gli appuntamenti nell’ambito della sezione Teatro del Centro La Soffitta 2016. Antigone Rewind è il progetto a cura di Fabio Acca che presenta il 5 dicembre alle 16 presso l’Auditorium dei Laboratori delle Arti, “Your whole life is a rehearsal – The Plot is the Revolution”, un documentario di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, con Judith Malina, Silvia Calderoni, Tom Walker e Brad Burgess. Introduce e coordina l’incontro, Cristina Valenti . Il documentario “Your whole life is a rehearsal – The Plot is the Revolution” (regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò) è il montaggio (a cura di Iolanda Di Bonaventura) di una serie di materiali video inediti delle prove al Teatro di Clinton Street di New York dell’estate 2011. Questo backstage è la storia di un innamoramento e della caduta progressiva di barriere fra Judith Malina, Silvia Calderoni, due compagnie e due attrici che sono entrate in telepatica simbiosi. Il tutto avvenne in una sala che purtroppo oggi non esiste più: nel febbraio 2013 il Living è stato sfrattato e Judith Malina trasferita nel New Jersey, in una casa di riposo per anziani attori, dove ha trovato la morte, serenamente, il 10 aprile 2015.
Antigone Rewind prosegue mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre alle 21 ai Laboratori delle Arti con “Too Late” (antigone) contest #2 uno spettacolo di Motus, con Silvia Calderoni e Vladimir Aleksic, ideazione e regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. “Too Late!” è il secondo contest appartenente al progetto “Syrma Antigónes”, dove Silvia/ Antigone/Emone si confronta con Vladimir/Creonte, secondo un crudo meccanismo di esposizioni e sfide che amplificano, in modo subdolo, i giochi di potere fra padri e figli, ma anche quelli dei “Nuovi Dittatori” di oggi. Dalle micro-intolleranze quotidiane alla perversione dei “Padri Mediatici” che agiscono “per il bene” dei figli, si entra nella sfera dell’intimo, per colpire al cuore l’intoccabile famiglia italiana. I dialoghi sono generati dalla povertà del campo scenico, secondo un percorso drammaturgico quasi situazionista, che induce gli attori a partecipare attivamente al contraddittorio teorico-pratico sulla tentata messa in scena. Nella performance emergono “vaghe ombre” dall’Antigone del Living Theatre vista in video: il “Too late!” che echeggiava ipnotico nel coro è rimasto talmente impresso da essere posto a titolo.
Sabato 10 dicembre alle 19.30 al Teatro Arena del Sole andrà in scena” Alexis. Una tragedia greca”, ideazione e regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, con Silvia Calderoni, Vladimir Aleksic, Massimiliano Rassu, Alexandra Sarantopoulou. Come trasformare l’indignazione in azione? Parte da questa domanda, apparentemente semplice senza esserlo, l’abbrivio che spinge i Motus a indagare la figura di Antigone. Sono sono stati ricomposti in una drammaturgia originale gli eventi tragici ( a partire dall’uccisione da parte di un poliziotto, del quindicenne Alexandros-Andreas Grigoropoulos (Alexis),avvenuta il 6 dicembre 2008 ad Atene), secondo una scrittura impregnata delle biografie ed esperienze personali degli attori coinvolti. Un percorso iniziato nel 2008 da cui sono nati tre contest, performance intese come confronti/dialoghi fra Antigone-Silvia Calderoni e tre diversi attori: Benno Steinegger-Polinice, Vladimir Aleksic-Creonte e Gabriella Rusticali-Tiresia, dal titolo Let The Sunshine In, Too Late! e Iovadovia. Alexis. Una tragedia greca si colloca alla fine di questo cammino, pur presupponendone l’inizio.
scintille, il ciclo filmico ideato da Motus per HELLO STRANGER ospitato dalla Cineteca di Bologna al Cinema Lumière – Piazzetta P. P. Pasolini, ingresso via Azzo Gardino 65 – si conclude in dicembre con un focus sulla filmografia del Living Theatre, a cura di Cristina Valenti dell’Università di Bologna.
4 i titoli in programma: “Paradise Now” di Marty Topp (1969) (46’) e The Brig (1964) di Jonas Mekas, Judith Malina e Adolfas Mekas (68’) saranno proiettati in Cineteca – Cinema Lumière, mercoledì 7 dicembre alle ore 17.30. Le proiezioni saranno precedute dall’incontro con Enrico Casagrande, Daniela Nicolò (Motus) e Cristina Valenti.
Paradise Now di Living Theatre, debuttò il 24 luglio 1968 al Festival di Avignone. Il 26 luglio si svolse la terza e ultima replica dello spettacolo, che fu interrotto il giorno seguente da un’ordinanza che ne vietava la prosecuzione «per la tutela dell’ordine pubblico» e ne proibiva ogni rappresentazione gratuita all’aperto. La compagnia si rifiutò di sostituire lo spettacolo e il 28 luglio Julian Beck annunciò pubblicamente il ritiro del Living Theatre da Avignone. In seguito lo spettacolo fu presentato in Europa e negli Stati Uniti, fino al gennaio 1970. Molte rappresentazioni furono interrotte dalle forze dell’ordine. “Il bellissimo film di Marty Topp Paradise Now rivela come le teorie del cambiamento rivoluzionario e l’esperienza della liberazione sessuale non siano percorsi separati verso la bella rivoluzione anarchica non violenta. Praticati insieme, essi costituiscono un’unica spinta, che comprende sia l’azione politica sia la gioia sensuale, che porta al paradiso terrestre sognato.” (Judith Malina). Nel 1963 anche The Brig, dedicato ai Marines e alla rigidità della struttura militaresca, viene sospeso e il Teatro della Quattordicesima Strada chiuso. Di notte, Jonas Mekas si introduce con gli attori nell’edificio sequestrato e filma lo spettacolo con un equipaggiamento di fortuna in poche ore.
Venerdì 9 dicembre alle 18 “Signals through the Flames. The Story of The Living Theatre” (USA/1983) di Sheldon Rachlin e Maxine Harris. “Una bella, lucida introduzione al lavoro e agli ideali del Living Theatre. Il documentario segue i percorsi nomadi dei Beck per il mondo a partire dall’esilio auto-imposto, in seguito alla chiusura del loro teatro di New York da parte degli agenti delle tasse nel 1964. Beck e Malina discutono a lungo dei loro scontri con le autorità civili, degli arresti subiti e spiegano il loro impegno per un’arte rivoluzionaria che vede politica e teatro inseparabilmente uniti”. (Vincent Canby). L’ultimo appuntamento al Cinema Lumière, sabato 10 dicembre alle 18 con la proiezione di “The Connection” (1961) di Shirley Clarke. The Connection (110’) debutta a Teatro della Quattordicesima Strada il 15 luglio 1959, per la regia di Judith Malina. “Un giorno Jack Gelber si presentò a casa nostra con il manoscritto di The Connection in mano, Julian lo aprì e capì immediatamente che quello sarebbe stato il nostro prossimo spettacolo. Decidemmo di imbarcarci in questo difficile progetto che ci avrebbe segnati profondamente, perché il rapporto fra jazz, droga e teatro crea una combinazione molto toccante e inquietante. The Connection non è uno spettacolo sulla droga, ma sul senso di angoscia e di dipendenza che appartiene a tutti” (Judith Malina). Shirley Clarke ha realizzato il film nel 1961, due anni dopo l’esordio teatrale.
CHEAP per HELLO STRANGER: a dicembre avverà anche il terzo e ultimo dei tre interventi di street poster art a cura di Cheap che accompagnano il progetto. Dopo l’uscita con il progetto grafico di HELLO STRANGER a cura di Damir Jellici e quella dedicata alla fotografia, il terzo e ultimo intervento sarà interamente realizzato da Andrea Bruno che rielaborerà le illustrazioni del progetto Syrma Antigones oltre a crearne di nuove partendo da immagini di Silvia Calderoni e Judith Malina.
HELLO STRANGER. 25 anni di Motus presenta spettacoli, installazioni, film, incontri verso direzioni inesplorate e alla ricerca di ogni “altro” possibile costituiranno il programma del progetto organizzato attorno ad alcuni punti fondanti del lungo incedere di Motus che propone un dialogo continuo tra passato, presente e futuro, in un percorso che non vuole essere retrospettivo o nostalgico, ma cogliere l’urgenza del presente, provocando nuove domande al di là della mera celebrazione dei 25 anni di attività.
HELLO STRANGER vede la partecipazione di istituzioni pubbliche e di numerosi operatori culturali, tante realtà del territorio che da tempo collaborano con la compagnia. Partner del progetto, promosso da Comune di Bologna e Emilia Romagna Teatro Fondazione con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna sono: Comune di Casalecchio di Reno, Fondazione Cineteca di Bologna, Centro La Soffitta – Dipartimento delle Arti – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, ATER Circuito Regionale Multidisciplinare – Teatro Comunale Laura Betti Casalecchio di Reno, Ateliersi, CHEAP, Gender Bender Festival, Teatri di Vita, VIE Festival.
Motus è un gruppo teatrale nomade e indipendente fondato nel 1991 a Rimini da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, che non concepisce frontiere tra Paesi, generi e forme artistiche. Ha realizzato spettacoli teatrali, performance, installazioni e workshop partecipando a grandi festival internazionali.