Con 26 dentisti partecipanti e più di 30 bambini curati, si è concluso il primo anno di esperienza del progetto ‘Adotta un sorriso’, delineato nel Protocollo d’intesa tra il Comune di Reggio Emilia e Fondazione Andi onlus – Associazione nazionale dentisti italiani – per fornire cure odontoiatriche gratuite a minori accolti temporaneamente in comunità educative o in famiglie affidatarie e seguiti dai Servizi sociali.
Un bilancio positivo sia per il numero degli interventi realizzati, sia per il loro valore qualitativo, la professionalità e dedizione dimostrate dai medici dentisti anche in termini di capacità relazionale. A testimoniarlo sono le stesse famiglie affidatarie, sottolineando di essere state accolte con grande disponibilità e sensibilità verso i bambini.
Visto il successo dell’operazione, Fondazione Andi e il Comune di Reggio Emilia hanno deciso di rinnovare la collaborazione, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente il bacino di utenti anche negli altri comuni reggiani, reperendo nuovi dentisti che aderiscano il progetto.
“Siamo felici dell’esito di questa prima fase di collaborazione fra Comune e Fondazione Andi – dicono il vicesindaco di Reggio Emilia con delega al Welfare Matteo Sassi e la dirigente dei Servizi sociali Germana Corradini – E siamo grati a Fondazione e dentisti che hanno messo a disposizione delle persone più fragili le loro competenze e il loro tempo in maniera gratuita. Gratuità e solidarietà sono elementi costitutivi di una comunità e una comunità è tale quando si prende cura delle persone che hanno bisogno di aiuto. E’ nostro intento quindi proseguire in questa collaborazione, con l’augurio che altri professionisti ed enti aderiscano e allarghino il raggio di azione di questo progetto”.
“Lo scopo della nostra Fondazione – dicono Gianluca Davoli presidente Andi Reggio Emilia e Enrico Spallanzani ambasciatore della Fondazione Andi – è generare cultura e solidarietà per la salute di tutti e in particolare per le persone più svantaggiate. Vogliamo dare fiducia: alleviare il dolore nelle patologie odontoiatriche può donare un sorriso a bimbi bisognosi e in condizioni di disagio, soprattutto riteniamo che curare il dolore dovuto a patologie odontoiatriche contribuisca a migliorare la fiducia in loro stessi e nella loro comunità: un bambino sereno ha certamente più possibilità di diventare un adulto consapevole e impegnato per il proprio e l’altrui bene. Siamo perciò contenti del buon risultato del progetto a Reggio Emilia e lo confermiamo per il futuro, ma non solo: ci appelliamo ad altri colleghi medici dentisti e ad altri enti affinché partecipino a questa esperienza e la portino nei loro studi e nei loro territori”.
‘Adotta un sorriso’ ha l’obiettivo di fornire prestazioni mediche a minori selezionati tra quelli assistiti a diverso titolo dal Comune di Reggio Emilia, tramite la propria rete di servizi, come i bambini temporaneamente ospiti di Comunità educative, Comunità familiari, oppure inseriti in famiglie affidatarie o affiancati a domicilio da un educatore per fragilità personali e familiari conclamate. Nell’ambito del progetto, i medici volontari che aderiscono si impegnano a prestare gratuitamente interventi di diagnosi e cura necessari ad alleviare le patologie odontoiatriche (sono invece escluse dall’accordo le terapie ortodontiche), affiancando alle prestazioni un’importante opera di informazione per educare i ragazzi ai principi base per il mantenimento di una bocca in buona salute.
Da tempo, fondazione Andi onlus è impegnata nel promuove il miglioramento della qualità della salute orale in Italia e in missioni internazionali attraverso progetti di prevenzione e cura legati alla valorizzazione e alla tutela della salute dentaria. La Fondazione, nata nel 2005, opera grazie ad una struttura composta da circa 24mila soci che hanno scelto di impegnarsi in prima persona e a titolo volontario e gratuito.
Nel 2011 la Fondazione Andi ha scelto di dare vita a “Adotta un sorriso”, progetto sociale che a oggi coinvolge 10 province italiane, per la prevenzione e cura della salute orale dei bambini che si trovano in affido presso una famiglia o una comunità residenziale. E ad oggi sono circa 30.000 i bambini che accedono alle cure attraverso questo progetto.