Reggio Emilia si riconferma città a misura di ciclista classificandosi seconda, subito dietro Padova, al sesto Giretto d’Italia, il Campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato dalle Amministrazioni comunali insieme a Legambiente e VeloLove, in collaborazione con Euromobility, l’associazione italiana dei mobility manager e Fiab, e la partecipazione di Cnh Industrial.
Nelle due giornate di monitoraggio l’iniziativa, che rientra nel programma della Settimana europea della Mobilità, ha fatto registrare in città ben 3.921 passaggi agli appositi varchi, a riprova della preferenza dei reggiani per le due ruote. Questo dato positivo si associa a quello del recente censimento comunale che ha contato circa 6.500 biciclette in transito ai varchi del centro storico, in sole quattro ore, di una mattinata di settembre, nell’ambito dell’iniziativa “Chi sceglie la bici merita un premio”, sempre in occasione della Settimana europea della Mobilità.
Da diversi anni Reggio Emilia è del resto ai primi posti nella classifica nazionale sull’Ecosistema urbano di Legambiente, grazie all’estensione della sua rete ciclopedonale, tra le più ampie in Italia con ben i 206 chilometri, e un indice di ciclabilità (metri di piste ciclabili ogni 100 abitanti) superiore a 119,06.
Alla sfida, che si è svolta il 20 e il 21 settembre – ad eccezione di Padova dove si è gareggiato il 27 settembre per motivi meteorologici – hanno partecipato 16 città della penisola: Bologna, Bolzano, Carpi (Mo), Ferrara, Genova, Jesi (An), Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Pesaro, Ravenna, Reggio Emilia, Torino, Trento e Udine.
Il meccanismo è semplice: in due normali giornate lavorative sono state contate quante biciclette hanno varcato i check-point allestiti per l’occasione in vari punti dei comuni aderenti all’iniziativa, nell’arco delle due ore stabilite (comprese tra le 6 e le 10 del mattino). Il conteggio ha permesso così di evidenziare la città con maggior numero assoluto di ciclisti in circolazione nei punti controllati.
In totale, sono passati dai varchi 22.800 lavoratori o studenti che hanno utilizzato la bici per i loro spostamenti casa-lavoro o scuola-casa, conteggiati dai volontari Legambiente, VeloLove e Fiab e di altre associazioni che hanno aderito alla manifestazione, il più importante Bike to Work del nostro Paese.
Più di 8.000 ciclisti sono stati contati nei punti di controllo posti davanti a circa 60 aziende pubbliche e private, tra cui scuole, università e ospedali che hanno aderito alla giornata.
Per valori assoluti, spiccano i numeri di Padova, dove sono stati conteggiati agli appositi varchi oltre 5.000 passaggi di bici. Reggio Emilia segue con 3.921 ciclisti che pedalano per andare a scuola o al lavoro, poi Ferrara dove in 3.019 hanno scelto la bici per questi spostamenti. A Bolzano il bike to school e il bike to work hanno interessato, tra quelle passate dai punti di rilevamento, 2.769 persone. Ravenna si è attestata invece sui 2.170 passaggi, a seguire Trento con 1.618 passaggi, Torino con 1.043, poi Bologna (650), Carpi (584), Pavia (456), Udine (343), Pesaro (337), Napoli (297) alla sua prima partecipazione al Giretto d’Italia, Genova (207), Jesi (186), Palermo (30).
Analizzando invece i valori percentuali il primato del rapporto più alto tra numero di passaggi in bici e numero di abitanti spetta invece a Bolzano, poi Padova, Reggio Emilia, Ferrara, Trento e Ravenna.
Va ricordato che il monitoraggio del Giretto d’Italia ha un valore simbolico, per il poco tempo della rilevazione e perché la diversità delle città in gara in termini di urbanistica, densità abitativa e dinamiche di traffico rende complesse le valutazioni.