Fare sistema per promuovere il territorio: è la sfida che sabato 1 e domenica 2 ottobre si concretizzerà nella prima edizione di Gusti.a.Mo16, la manifestazione promossa e organizzata da Piacere Modena in collaborazione con i Consorzi di cinque eccellenze del territorio conosciute ed apprezzate in tutto il mondo come Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Modena DOP e i Lambruschi modenesi DOC e patrocinata da Comune e Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna e CCIAA di Modena.
Cinque consorzi dunque, rappresentativi di un valore economico al consumo che supera il miliardo e mezzo di euro e migliaia di posti di lavoro con un indotto che interessa molte famiglie: una cifra importante se rapportata al fatto che si concentra in una sola provincia. L’importanza dell’agire insieme nella promozione e nella comunicazione delle eccellenze del territorio sarà al centro del talk show dal titolo “Cibo, cultura, territorio: la grande differenza italiana” che si terrà sabato 1 ottobre alle 10.30 alla Camera di Commercio di Modena a cui porteranno il loro saluto le Istituzioni, dal Presidente Giorgio Vecchi al Presidente Palatipico Pierluigi Sciolette, al Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, a Luca Marchini Presidente di Modena a Tavola e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Simona Caselli alla quale saranno affidate le conclusioni. Porteranno il loro contributo quattro massimi esperti di comunicazione sul cibo e territorio come il Professor Marino Niola Ordinario di Antropologia Culturale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, il Professor Davide Rampello, docente presso il Politecnico di Milano, curatore e direttore artistico, autore e conduttore della rubrica di Paese e Paesaggi su Striscia la Notizia di Canale 5, Mauro Rosati Direttore di Qualivita, Consigliere del Ministro delle Politiche, consulente di Linea Verde Rai Uno e il giornalista Leo Turrini, massimo esperto di storia della Ferrari.
A moderare l’incontro, sarà il Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni il quale ha affermato, anticipando i contenuti del talk show: “da questa esperienza usciamo con una consapevolezza: lavorare insieme accresce il valore di tutti e del nostro territorio. I produttori attraverso il loro lavoro creano economia, ma anche radicamento sul territorio, tradizione e cultura; come Consorzi di tutela, l’agire collettivo e per il bene comune fa parte del nostro dna, proprio per questo dobbiamo aiutare i singoli produttori a sviluppare una nuova visione del loro lavoro come lavoro di sistema, di comunità che si radica nella propria terra e nella propria storia per poter affrontare le sfide globali con maggiore forza e consapevolezza. Solo partendo da questa nuova visione possiamo darci una nuova “mission”, nuove strategie capaci di mettere al centro del sistema Italia quelle leve uniche e tutte italiane quali l’enogastronomia, la cultura, il territorio e stili di vita, per cui turisti da tutto il mondo riempiono le nostre città”.
Sul ruolo dei produttori si concentrerà anche l’intervento del Professor Marino Niola, che ci tiene a sottolineare come “L’agroalimentare italiano e la Dieta Mediterranea, attraverso una rivalutazione delle filiere corte e di piccola scala e la riscoperta da parte del pianeta di come l’Italia sia un Paese fatto di territori ad alta definizione gastronomica incarnano due grandi tendenze del presente, la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare e la salute: valori che hanno portato con l’Unesco prima e con la FAO poi, a una consacrazione internazionale dell’agroalimentare italiano e di conseguenza dei suoi territori e delle rispettive culture”.
Valorizzare quindi la cultura e il territorio di origine è la chiave del successo del made in Italy enogastronomico e su questo concetto si incentrerà altresì l’intervento del Professor Davide Rampello: “L’Italia può e deve valorizzare il suo innumerevole e straordinario patrimonio culturale, la sua biodiversità testimoniata dalle innumerevoli selezioni delle sementi, degli innesti delle piante, della selezione delle razze bovine, ovine e caprine che hanno generato un patrimonio ancora oggi insuperato di varietà e culture. Tutto è legato, anche la varietà dei linguaggi architettonici, artistici, musicali e letterari e tutti questi elementi insieme ci permettono di definire l’Italia come il Paese delle qualità”.
Parlando di come e chi deve essere parte attiva in questo processo di valorizzazione, Mauro Rosati ha specificato, annunciando di cosa tratterà durante il talk show, che “per mantenere queste peculiarità c’è bisogno che le imprese e i Consorzi continuino ad investire su quello che rappresenta il territorio. Quello che viene demandato loro è mantenere viva l’esperienza territoriale perché non esistano piattaforme in grado di sostituire una vera esperienza sul territorio. Continuare ad investire su acetaie, cantine, caseifici e prosciuttifici aperti è utile – conclude – per cui invito a continuare su questa strada. La formazione si fa sul campo e alla fine è quello che il consumatore cerca: un’esperienza diretta. In Emilia Romagna già si fa, ma è fondamentale anche altrove, investire sul territorio per rimanere competitivi”.
A chiudere il giro di interventi, il giornalista Leo Turrini, massimo conoscitore di una delle altre eccellenze del territorio insieme al food e alla musica: la Ferrari e racconterà aneddoti sulla famiglia e di come “fosse essa stessa ambasciatrice della cultura agroalimentare del territorio offrendo agli ospiti che frequentavano la sua casa i prodotti di questa terra. Anche questa è buona comunicazione: una icona di eccellenza della storia dello sport moderno che si erge a testimonial indiretto della qualità delle eccellenze del territorio che il mondo intero collega alla sua immagine”.
Nel centro storico di Modena nel pomeriggio di sabato ci sarà la degustazione narrativa sensoriale al Mercato Albinelli dei cinque prodotti protagonisti a cura della compagnia Koiné, l’aperitivo in musica con Max Marmiroli e i Follon Brown, la seduta di pittura con l’artista Franco Ori e il cooking show dello chef Daniele Reponi che preparerà panini gourmet con le eccellenze del territorio. Sia sabato che domenica saranno inoltre aperte al pubblico le 54 strutture – tra acetaie, cantine di Lambrusco, caseifici anche delle altre province in cui si produce il Parmigiano Reggiano e prosciuttifici – aderenti a Gusti.a.Mo16, con programmi ed orari da consultare sul sito di Piacere Modena