Il Governo sta valutando il taglio dell’Irpef, che scatterebbe dal 2018, così come già fatto con l’Ires. E’ una delle ipotesi allo studio dell’Esecutivo per la prossima manovra. Il nodo resta sempre quello delle coperture che andrebbero comunque individuate con la legge di bilancio per il 2017, anche se la riduzione delle tasse diventasse operativa l’anno successivo. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti. Al momento si tratta solo di una ipotesi, fermo restando che il taglio dell’Irpef è sempre stato, e resta, in agenda per il 2018. Ma può essere già indicato visto che ogni manovra copre comunque un arco temporale triennale. Per anticipare la scrittura della misura già a questa legge di Bilancio va superato, appunto, lo scoglio delle coperture. Anche per il taglio dell’Ires, annunciato lo scorso anno e dettagliato con l’ultima legge di Stabilità si è utilizzato lo stesso meccanismo ma le risorse per coprire la riduzione dal 27,5% al 24%, che scatterà appunto dal primo gennaio 2017, sono già state scontate a bilancio. Già a giugno era stato lo stesso ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a indicare questa via tra le possibilità.