Colesterolo, in Emilia-Romagna è alto per quasi 900.000 cittadini, ma meno del 40% dei pazienti segue regolarmente le cure prescritte. Il dato emerge in occasione della Terza settimana nazionale del Colesterolo, promossa dalla Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi in occasione della quale anche al Sant’Orsola si svolgeranno consulti e visite gratuite, fino a sabato 24 settembre.
In Emilia Romagna, ad oggi, si stima che siano oltre 900.000 i cittadini con livelli di colesterolo elevato: tra questi il numero di soggetti affetti da ipercolesterolemia su base genetica è circa di 20.000 persone a cui si aggiungono quasi 90.000 emiliani interessati anche dalla forma poligenica comune, che comprende la componente familiare ma anche quella legata allo stile di vita.
Le Linee guida raccontano che con un profilo di rischio basso è sufficiente tenere il colesterolo LDL (quello cosiddetto ‘cattivo’) sotto i livelli di 115, mentre chi è ad elevato rischio dovrebbe restare sotto i 100 e chi è ad altissimo rischio cardiovascolare sotto 70. Oltre al colesterolo, bisogna considerare altri fattori di rischio individuali, cioè l’ipertensione, il fumo e lo stile di vita.
Per l’alimentazione sono confermati i benefici di pesce magro e pollo senza pelle, legumi, verdura e frutta fresca. No a cocco ed oli tropicali, latte e yogurt interi. Ok ad alcool con moderazione. Condimenti: sì ad aceto e mostarda, la soia non serve. Per quanto riguarda le terapie, infine, è necessario seguirle con regolarità ma oggi lo fa solo il 40% dei pazienti, ad un anno di distanza dalle prescrizioni mediche.
“Il centro del Sant’Orsola è attivo da più di 40 anni – spiega il dottor Sergio D’Addato, responsabile del Centro dell’Unità operativa di Medicina Interna diretta dal professor Borghi – e si occupa delle alterazioni del Metabolismo lipidico sia nei soggetti adulti che nei bambini. Al centro afferiscono annualmente circa 2.700 pazienti, affetti sia dalle forme poligeniche comuni, che dalle forme più severe di origine familiare. È tra l’altro promotore dello Studio di Brisighella uno studio epidemiologico che si occupa della identificazione dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Lo studio è iniziato nel 1972, dal Professor Giancarlo Descovich, ed è in tutt’ora in corso, costituisce uno degli esempi di studio più longevi in Italia”.
Per accedere ai consulti telefonici o di persona, gratuiti fino al 24 settembre, è possibile contattare la dottoressa Silvia Palmisano, tra le 16 e le 18, alla email silvia.palmisano2@studio.unibo.it o al numero 3429149653
La diffusione della malattia in Emilia Romagna: 900.000 i cittadini colpiti.
Riferimenti per i cittadini (di seguito telefoni ed orari per usufruire dei consulti gratuiti. Le informazioni sono disponibili anche sul sito www.sisa.it)