I Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in comunità nei confronti di un 16enne accusato di rapina e tentata violenza privata aggravata in concorso. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni dell’Emilia-Romagna, nasce da una richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni in merito a un’indagine avviata dai Carabinieri della Stazione di San Lazzaro di Savena.
Nel tardo pomeriggio del 27 giugno scorso, un 64enne italiano si recava dai Carabinieri denunciando di essere stato minacciato e percosso da un gruppo di giovani all’interno del “Parco della Resistenza”, dove si era recato per andare in aiuto del figlio 16enne che gli aveva telefonato dicendogli di essere stato rapinato del suo portafogli, contenente 10 euro, da un coetaneo. In particolare, il denunciante riferiva di essere stato picchiato perché aveva casualmente ritrovato la Carta di Identità del rapinatore che gli era caduta sull’erba mentre stava rapinando suo figlio. Il malvivente, infatti, accortosi dello smarrimento, invece di darsi alla fuga, era tornato indietro con un gruppo di amici disposti ad aiutarlo per evitargli grane giudiziarie. “Ridagli il documento o finisce male!” è una delle frasi rivolte all’uomo prima di essere stato accerchiato e picchiato. Nonostante il pestaggio, la Carta di Identità non è stata recuperata, anzi è finita nelle mani dei Carabinieri, i ragazzi sono fuggiti e l’uomo è finito al Pronto Soccorso, da dove è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni.
Il 16enne, rintracciato lunedì sera dai Carabinieri nei pressi di un fast food di San Lazzaro di Savena, è stato accompagnato presso il Centro di Giustizia Minorile del Pratello.