Per contrastare la piaga dei furti di biciclette – in sosta con catene nelle rastrelliere del centro storico, nei cortili dei plessi scolastici, all’interno degli atri condominiali – i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia dopo aver “tracciato la mappa” dei colpi hanno predisposto servizi ad hoc attraverso pattuglie in colori d’istituto con compiti preventivi affiancate da militari in abiti borghesi con compiti repressivi impiegati nelle zone più sensibili del centro storico di Reggio Emilia. La circostanza che vede le bici rubate essere reimmesse in circolazione attraverso la vendita online dell’usato sta vedendo i Carabinieri reggiani svolgere una parallela attività investigativa si siti dell’e-commerce più cliccati per individuare la filiera del malaffare. L’attività di monitoraggio sui siti è in via di sviluppo attraverso l’analisi di decine di “profili” di venditori, ora attenzionati dai Carabinieri, nei cui confronti i primi feedback indicano possibili compiacenze con i ladri di bici nel centro storico del capoluogo reggiano. I risultati tuttavia continuano a ottenersi grazie all’intensificazione dell’attività del controllo del territorio accennata in premessa.
Questa notte, infatti, in prossimità di Via Beretti, su indicazione di un cittadino, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile procedevano al fermo di due giovani, un 23enne e un 32enne residenti a Reggio Emilia, che trasportavano in spalla una bicicletta con ancora la catena alla ruota. I successivi accertamenti consentivano accertare che la bicicletta era stata appena rubata nei pressi di un condominio della stessa Via Beretti, motivo per il quale i due venivano denunciati alla Procura reggiana con l’accusa di furto in concorso.
Nel pomeriggio di ieri i carabinieri su richiesta di un cittadino intervenivano in Via Roma. In questo caso il proprietario notato fortuitamente che la bicicletta rubatagli alcuni giorni prima era in uso a uno straniero lo fermava chiamando i carabinieri. Il ladro tuttavia in questo caso scendeva dalla sella abbandonando la bici riuscendo a fuggire prima dell’arrivo dei Carabinieri.
I Carabinieri rilanciano l’allarme: i ladri sono attratti dal business dell’e-commerce di bici usate dove piazzano quelle che rubano con tanto di foto e prezzi convenienti. L’appello alle vittime di denunciare i furti di biciclette e coadiuvare i Carabinieri nell’attività di analisi dei siti online segnalando l’individuazione in tale mercato delle bici rubate. Attenzione a comprare online: l’acquisto di bici a prezzi stracciati può far finire nei guai l’acquirente che trovato in possesso di una bici rubata può rispondere del reato di ricettazione.