Ha aperto i lavori il saluto del Presidente della Fondazione, Erio Luigi Munari, con un intervento incentrato sul ruolo di Democenter nella promozione dell’innovazione diffusa sul territorio.
A seguire la consegna dei Premi “Futurità”, riconoscimento istituito lo scorso anno dalla Fondazione Democenter e rivolto a valorizzare quanti si siano distinti per la produzione e la diffusione di fattori di innovazione. Il Premio Futurità 2016 è stato assegnato a Gian Luca Sghedoni, amministratore delegato di Kerakoll, e all’Istituto Tecnico “Enrico Fermi” di Modena. A Sghedoni è andata un’opera dell’artista modenese Andrea Chiesi, mentre al Fermi sono stati consegnati tre computer portatili per lo svolgimento delle attività didattiche.
Nel ritirare il premio, Sghedoni ha sottolineato il ruolo che le imprese possono svolgere al servizio dell’innovazione, citando l’esperienza di Kerakoll nei settori della ricerca e della formazione delle persone. “Un vantaggio importante, soprattutto per le piccole e medie imprese – ha sottolineato Sghedoni – può derivare dalla collaborazione con i centri per l’innovazione che sono in grado di facilitare e accelerare i processi.
La Preside del Fermi, Maria Cristina Zanti, nel ringraziare la Fondazione Democenter per il riconoscimento assegnato all’Istituto, ha evidenziato come sia sempre più indispensabile un rapporto di forte integrazione tra sistema industriale e sistema scolastico, reciprocamente uno a sostegno dell’altro
Argomenti ripresi e sviluppati nella relazione al bilancio proposta da Enzo Madrigali, Direttore della Fondazione Democenter: “si tratta di accelerare il passo nella direzione dell’integrazione delle attività di innovazione. Per quanto ci riguarda – ha concluso- dando vita a team di progetto da affiancare alle imprese; quindi coinvolgendo maggiori competenze interdisciplinari (dall’Ict alla creatività) da mettere a disposizione della manifattura modenese; e, infine, realizzando alleanze strategiche finalizzate al fundraising internazionale”. Al termine del suo intervento, salutato da un lungo applauso, Madrigali ha annunciato che a fine giugno lascerà la direzione della Fondazione Democenter dopo oltre 10 anni di grande impegno personale.
Dopo la presentazione del bilancio delle attività della Fondazione e la consegna dei Premi Futurità, il meeting di Democenter, in realtà, ha fornito l’occasione per un confronto di merito sui temi più attuali dell’innovazione: quindi l’integrazione delle competenze, la fabbrica 4.0 e le alleanze tra i territori. Tutte questioni che si possono riassumere nell’innovazione che unisce, e cioè ambiti e condizioni diversi che però definiscono idee e modalità di approccio sempre orientate al lavorare insieme.
Il primo intervento è stato quello del Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, che in apertura ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale del direttore Enzo Madrigali nella crescita di Democenter. Muzzarelli ha poi affrontato il tema dell’innovazione: “si deve sviluppare in termini nuovi la questione della conoscenza applicata al sistema delle filiere produttive, andando a creare nuova occupazione nei settori più avanzati”.
L“Innovazione che unisce” è tornata anche nell’intervento del Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emila, Angelo Oreste Andrisano, che ha sottolineato l’importanza di un’azione comune soprattutto sul fronte della formazione di risorse umane di alta qualità.
Anche il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Paolo Cavicchioli, ha evidenziato come siano indispensabili sistemi di co-progettazione tra Industria e Università, citando al riguardo la questione dei dottorati di ricerca.
“Sono le persone che fanno la differenza – ha detto Giulio Mengoli, Amministratore delegato di Tetra Pak- per fare innovazione nelle imprese occorre abbattere le barriere che spesso si trovano nelle organizzazioni”.
Quindi ha preso la parola il Presidente della Camera di Commercio di Modena, Maurizio Torreggiani, che come gli altri intervenuti ha ringraziato Enzo Madrigali per il lavoro svolto a Democenter: “ Università, Istituti Tecnici e Imprese, sono questi i protagonisti dell’innovazione e Democenter è il collante che li tiene insieme”.
Il prof. Francesco Profumo, giù ministro dell’Università e attuale Presidente della Compagnia di San Paolo di Torino, ha parlato di come “trasformare la conoscenza in vero progresso attivando tre azioni: i ricercatori che sviluppano la conoscenza, gli innovatori che la trasferiscono alla imprese di cui conoscono le esigenze, le imprese stesse che possono applicare le innovazioni a prodotti e processi. Non so quanto ci abbiate pensato – ha concluso Profumo rivolgendosi al sistema Modena – ma Democenter sta realizzando proprio questo tipo di operazione, un nuovo modello da sviluppare e da estendere”.
Il confronto ha fatto registrare una non scontata convergenza di tutti nel sostenere il progetto di un’innovazione diffusa sul territorio e sempre più orientata a coinvolgere e stimolare soggetti diversi e con competenze interdisciplinari di qualità. Saranno questi i prossimi impegni della Fondazione Democenter.