Questo fine settimana il Teatro Astoria ospiterà ben due incontri della rassegna “Dire Fare Imparare”, organizzati dal Comitato Fiorano in Festa, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese e Lapam Confartigianato Imprese: sabato 7 si inizia con il giornalista e conduttore di Uno Mattina Franco di Mare, intervistato dalla scrittrice e fotoreporter Annalisa Vandelli sul caso Giulio Regeni e sul mestiere di inviato speciale, come testimonianza dell’adesione dell’Amministrazione alla campagna “Verità per Giulio Regeni”di Amnesty International Italia.
Gli incontri del week end, che avranno inizio alle 17, sono ad ingresso gratuito.
Franco Di Mare è giornalista professionista dal 1983 ed è uno dei volti più noti di RAI1, dove attualmente conduce la trasmissione Uno Mattina. Inviato speciale per il TG2 dal 1991 e dal 2002 per il TG1, ha seguito tutti i conflitti degli ultimi venti anni. Ha realizzato inchieste e servizi a seguito di attentati terroristici e ha realizzato documentari e dossier geopolitici. Per l’intensa e qualificata attività professionale ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui due Oscar della Televisione. Alla sua attività di giornalista e conduttore televisivo, Franco Di Mare affianca un forte impegno sociale e civile, che lo ha portato a realizzare uno spettacolo teatrale, AMIRA, in cui racconta le sue esperienze di inviato in aree di crisi con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli orrori della guerra. Franco Di Mare è anche autore apprezzato e pubblica con Rizzoli Editore.
Annalisa Vandelli è scrittrice e fotoreporter free lance: alcuni suoi lavori sono apparsi su Il Corriere della Sera, Rai, La Repubblica, Avvenire, L’Espresso, Huffington Post, Dire e altri. Ha scritto due spettacoli teatrali e pubblicato una dozzina di libri (alcuni tradotti in inglese e spagnolo) di cui, l’ultimo nel 2012, “Magnitudo Emilia”. Tiene inoltre un seminario di fotogiornalismo presso l’Università di Roma 3.
Domenica 8 maggio l’incontro ‘Fare il bisso marino’ farà conoscere Chiara Vigo, ultimo Maestro di bisso marino, che porterà con sé dalla piccola isola di S. Antioco il patrimonio millenario della raccolta e tessitura della ‘seta marina’, una fibra impiegata per millenni nella realizzazione di capi e accessori per Re, Imperatori e figure sacerdotali. Una tecnica che ha origini remote e che ci riconduce a manufatti leggendari come il famoso Vello d’oro cercato da Giasone, le vesti del re Salomone e della regina Ecuba, i bracciali di Nefertari e il copricapo di Keope, che la tradizione considera realizzati con il prezioso bisso. Un patrimonio di spiritualità e arte della tessitura che si tramanda solo oralmente. Il talento naturale nel trasformare il bisso marino (filamento tratto dalla Pinna Nobilis, il più grande mollusco del Mediterraneo), la straordinaria cultura e il patrimonio orale e gestuale di Chiara Vigo, le hanno fatto meritare diversi riconoscimenti, non ultimo quello di Commendatore della Repubblica Italiana. Le sue opere in lino e bisso si trovano in diversi musei e istituzioni ma non si possono né vendere né comprare. Di lei si sono interessati mass media persino dal Giappone, ricercatori che hanno scritto una dozzine di tesi e studiosi che l’hanno voluta come consulente nelle Università e al Vaticano per la sua competenza tessile nel valutare il Volto Santo di Manoppello, la reliquia simile alla Sindone.
Il racconto della vita e della Maestria di Chiara Vigo sarà illustrato prima attraverso la proiezione del documentario di Rossana Cingolani, che è stato presentato all’UNESCO per la sua candidatura come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, a cui farà seguito la conferenza.