Ancora uno sciopero provinciale dei trasporti pubblici dopo quello dell’8 marzo scorso. I sindacati Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl/Fna e Faisa/Cisla di Modena hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per l’intera giornata di lunedì 11 aprile con il rispetto delle fasce di garanzia.
Previsto anche un presidio dalle ore 8.30 alle 11.30, davanti alla sede di Seta in strada Sant’Anna 210.
Motivo della nuova giornata di mobilitazione – scrivono Filt/Cgil Fit/Cisl Uiltrasporti Ugl/Fna Faisa/Cisal Modena in una nota – il perdurare dei difficili rapporti con la direzione aziendale di Seta Spa che continua a negare il confronto con le sigle sindacali e contestualmente ha proceduto ad una riorganizzazione degli orari e dei turni di lavoro senza alcun confronto sindacale e che già nelle scorse settimane ha prodotto ricadute negative sia sui lavoratori che sugli utenti.
In particolare i sindacati contestano a Seta il mancato rispetto degli accordi aziendali sulla normativa dei turni, mentre nuovi problemi si sono venuti ad aggiungere con la chiusura del deposito di Serramazzoni che è stato spostato a Pavullo, con inevitabili numerose corse a vuoto tra i due paesi per continuare a garantire il servizio su Serramazzoni, e con il rischio di disagi per gli stessi utenti.
Dai turni di lavoro alle disfunzioni del nuovo sistema dei buoni mensa, dalla vetustà dei mezzi che mette a rischio la sicurezza di utenti e personale, al mancato riconoscimento ai nuovi assunti del salario di secondo livello, sono tante le questioni sul tappeto che i sindacati pretendono di discutere con la direzione di Seta. In particolare, a distanza di 3 anni dall’assunzione i nuovi assunti che hanno un salario che si aggira su 1.050 euro mensili, non hanno il riconoscimento del salario aziendale, con circa 200 euro mensili in meno in busta paga.
Inoltre, i sindacati denunciano i disservizi verificatesi nel periodo pasquale: non sono stati cambiati gli orari alle fermate nel servizio urbano di Modena e l’utenza arrabbiata con Seta si è sfogata più volte con gli autisti. Gli stessi disservizi sono successi anche lo scorso Natale scorso e la scorsa estate, cioè tutte le volte che cambia il servizio Seta non informa a dovere l’utenza, limitandosi a pubblicare sul sito i cambi di orario, ma non alle fermate.
Al presidente Bulgarelli si chiede di mantenere fede all’impegno (ormai di alcuni mesi fa) di convocare i sindacati per presentare loro il nuovo piano industriale. I sindacati – concludono Filt/Cgil Fit/Cisl Uiltrasporti Ugl/Fna Faisa/Cisal Modena – sollecitano perciò la proprietà, gli Enti locali modenesi (azionisti di Seta) e la Regione Emilia Romagna di attivare in tempi brevi un confronto per discutere il piano industriale e per chiarire il progetto dell’azienda trasporti unica regionale.