Mentre il professor Angelo Panebianco, accusato di essere un ‘guerrafondaio’ per alcuni suoi editoriali, è stato sottoposto a tutela dopo gli attacchi subiti ed ha ripreso a fare lezione con la presenza di agenti in borghese fuori dalle aule di Scienze Politiche, nel cortile della facoltà di Strada Maggiore gli attivisti hanno costruito un ‘check point’: una finta trincea, con tanto di filo spinato e sacchi di sabbia, per protestare contro quella che definiscono ‘militarizzazione’ dell’università di Bologna. E’ l’iniziativa inscenata questa mattina dagli attivisti di ‘Assemblea Scienze politiche’.
“Professori guerrafondai, casta accademica complice, decine di agenti della polizia permanentemente all’interno dell’Unibo: poiché l’università ha deciso di andare in guerra, questa mattina abbiamo costruito un Check Point con filo spinato all’ingresso di Scienze Politiche. Se questa è l’università della guerra noi non gli daremo pace!”: così ‘Assemblea Scienze politiche’ su Facebook.