Martedì 26 e mercoledì 27 gennaio (ore 21), Neri Marcorè sarà il protagonista di Quello che non ho in scena al Teatro IL Celebrazioni di Bologna. L’artista sarà accompagnato dalle voci e dalle chitarre di Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini e sul palcoscenico canterà, reciterà e suonerà la chitarra.
Scritto e diretto da Giorgio Gallione, lo spettacolo si ispira liberamente a due giganti del nostro recente passato, Fabrizio De Andrè e Pier Paolo Pasolini, portando in scena le canzoni del primo (in particolare quelle del concept album Le nuvole) con le “anime salve” a lui care e il sentimento di indignazione civile del secondo.
In equilibrio instabile tra ansia del presente e speranza del futuro, Quello che non ho è un affresco teatrale che si interroga sulla nostra epoca, raccontando, anche in forma satirica, storie emblematiche che mettono a nudo le contraddizioni della nostra società globalizzata, dove – come affermava Pasolini nel documentario La rabbia – continua a esserci sviluppo senza progresso. Il tessuto narrativo si basa su episodi di cronaca internazionale, riflessioni di carattere economico e sociale, storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, di ribellione, di guerra, di illegalità su cui si riflette attraverso il filtro grottesco, ghignante e aristofanesco che De Andrè aveva utilizzato ne Le nuvole.
Così “viaggiando in direzione ostinata e contraria” si favoleggia del Sesto continente, un’enorme Atlantide di rifiuti di plastica che galleggia al largo delle Hawaii, di evoluti roditori, nuovi padroni del mondo, che inaugurano il regno di Emmenthal (dopo Neanderthal), di surreali, realissime interrogazioni parlamentari, si racconta di guerre civili causate dal coltan, minerale indispensabile per far funzionare telefonini e playstation, di economia in decrescita felice che propone la pizza da un euro (una normale margherita, grande però come un euro). A questo variegato mosaico fanno da collante le canzoni di Fabrizio De Andrè, da Khorakhané a Don Raffaè e a Smisurata Preghiera – poesie in musica che passano dalle ribellioni e dai sarcasmi giovanili alla visionarietà dolente dei non allineati contemporanei.
“Nelle ultime stagioni insieme a Neri Marcorè abbiamo molto frequentato il teatro musicale, costruendo spettacoli che guardavano sia al teatro civile che alla bizzarra giocosità del surreale” commenta Giorgio Gallione. “Con Quello che non ho siamo di fronte a un anomalo, reinventato esempio di teatro canzone che, traendo linfa dalla visione del mondo e dalla poetica di De Andrè e Pasolini, prova a raccontare l’oggi. Un tempo nuovo e in parte inesplorato, in cerca di idee e ideali”.
Per informazioni: 051.4399123 – info@teatrocelebrazioni.it