Tribunale-ModenaNella tarda serata di ieri gli agenti della Questura di Reggio Calabria hanno tratto in arresto S.C. 47 anni, pluripregiudicato di origine campana ma residente nel modenese, che nei giorni scorsi era stato raggiunto da una Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Modena nell’ambito delle indagini che hanno fatto luce su un vasto traffico di valori bollati alterati all’interno del Tribunale di Modena.
Il provvedimento cautelare è stato originato dallo sviluppo delle già note indagini svolte dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Modena, nell’ambito di una attività investigativa delegata e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nella persona del sostituto Procuratore dr. Marco Imperato, che aveva permesso – il 23 settembre scorso – di trarre in arresto in flagranza di reato per ricettazione un assistente giudiziario in servizio presso la cancelleria del Tribunale di Modena.
Le investigazioni hanno permesso, grazie all’incrocio delle dichiarazioni fornite in sede di interrogatorio dal dipendente pubblico infedele tratto in arresto e dai professionisti coinvolti, nonché dalle indagini tecniche che avevano permesso di far luce sull’intera vicenda, di avanzare una richiesta al competente GIP per l’emissione di una misura cautelare in carcere sulla base degli elementi di reità acquisiti.
Il provvedimento cautelare, che non era stato possibile eseguire nell’immediatezza dalla Guardia di Finanza modenese per l’irreperibilità del reo, grazie all’interscambio informativo tra le diverse Forze di Polizia, è stato successivamente eseguito durante un controllo alla sede di Reggio Calabria, con ciò assicurando alla giustizia il responsabile.
Il quadro investigativo delineato ha permesso, dunque, di ricostruire l’intera filiera illecita della commercializzazione di valori bollati, che aveva la sua origine, ossia colui che materialmente provvedeva alla alterazione del reale valore della marca, nel pregiudicato campano tratto in arresto ieri.