Ci siamo mai chiesti fino a che punto è giusto tutelare la privacy? E’ giusto che il nostro nome sia tutelato sempre e ad ogni costo quando navighiamo sul web? Secondo Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e fondatore dell’associazione di iniziativa parlamentare europea “Europa dei Diritti”, non possiamo permettercelo, perché i pedofili sono sempre in agguato (http://ultimenotizie.accomazzi.net/citta/via-libera-molestatori-protesta-impazza-web-0071226.html). “Chi si lamenta della possibile violazione della privacy – afferma Tiziano Motti-dovrebbe anche pensare che nel momento stesso che postiamo immagini e commenti su facebook stiamo cedendo tutto ciò, per sempre, a terzi, i quali risiedono in una diversa giurisdizione, che è quella degli Stati Uniti , dove si fanno meno problemi nell’analizzare i dati, confrontarli, trarne profili di ogni genere e mettere tutto ciò al servizio della sicurezza nazionale”. Chiunque si può fingere un ragazzino di 12 anni e si può fare inviare immagini, informazioni private, l’indirizzo del nostro bimbo ni per poi suggerire un “giretto in macchina”. Ognuno ama la propria privacy, ma a volte sembra più che giusto limitarla.