Lo scorso 4 novembre, nel corso di un’assemblea convocata dal Quartiere 2, gli operatori economici dei Torrazzi sono stati informati che dal prossimo 23 gennaio partirà l’operazione di raccolta rifiuti “porta a porta” anche per le aziende. Ciò comporterà che mentre scompariranno i cassonetti “pubblici” lungo le strade, le singole aziende dovranno ospitare i cassonetti “privati” all’interno del loro piazzale.
Interviene sul punto Antonio Mascolo, titolare di Elettrogalvanica Modenese e presidente dei Giovani Imprenditori di Confimi Emilia: “Questa novità si porta dietro diverse problematiche, a nostro giudizio non sufficientemente approfondite: in primo luogo va segnalato che non tutte le aziende possiedono un piazzale di propria pertinenza; a questa obiezione si risponde che in tal caso i cassonetti andranno posti all’interno del fabbricato, con le immaginabili conseguenze rispetto alla salubrità e alla sicurezza sul posto di lavoro e il relativo intervento dell’Azienda USL che certamente richiederà interventi che rappresenteranno ulteriori costi”.
Una delle motivazioni addotte a giustificazione nuova modalità di raccolta, consiste nel fatto che pare che nel corso del week end i cassonetti dei Torrazzi vengono utilizzati da soggetti non residenti che li riempiono di rifiuti ingombranti.
“Stante questa situazione – continua Mascolo – si conferma che probabilmente la soluzione migliore sarebbe la creazione di un’isola ecologica interna al Villaggio industriale dei Torrazzi, in modo da risolvere in maniera davvero definitiva questo problema”.
“C’è anche una ulteriore possibilità – conclude il presidente dei Giovani Imprenditori -: si potrebbe impostare una convenzione con una azienda presente nel comparto che si occupa per l’appunto di smaltimento di rifiuti, limitando l’intervento di Hera alla raccolta dell’indifferenziato. Naturalmente ciò dovrebbe comportare una sostanziosa diminuzione della bolletta, mentre con il porta a porta la prospettiva sembra essere esattamente opposta”.
Foto: Antonio Mascolo