ManiPerLaVitaA Modena ogni giorno due persone muoiono di arresto cardiaco e per provare a salvarle bastano due mani e un breve corso di formazione che tutti possono fare, perché non serve essere sanitari. Da giovedì 15 a sabato 17 ottobre in piazza Matteotti, a Modena, torna “Mani per la Vita”, la tre giorni di sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare e sull’uso del defibrillatore, promossa dal gruppo Viva! Mani per la vita.

Quest’anno l’evento è dedicato soprattutto alle scuole, con la richiesta a livello nazionale di inserire la rianimazione cardiopolmonare nel curriculum scolastico e il coinvolgimento, a livello locale, degli studenti e docenti delle medie inferiori in piazza durante la tre giorni. L’obiettivo è tenere alta l’attenzione sulla problematica delle morti improvvise, cioè quelle inattese per cause cardiache di persone apparentemente sane, e sulle manovre da mettere in atto per evitare o limitare i rischi per la salute connessi all’arresto cardiaco. Circa il 70% degli arresti cardiaci avviene in presenza di qualcuno che potrebbe iniziare la rianimazione cardiopolmonare ma solo nel 15% dei casi le persone intervengono con le manovre adeguate e con l’utilizzo del defibrillatore. Se si riuscisse a passare dal 15% al 60% si potrebbero salvare, in Europa, 100mila persone l’anno. Per questo il Parlamento Europeo e la Società Europea di Rianimazione hanno istituito “Viva!”, la settimana per la rianimazione cardiaca in programma in tutta Europa nel mese di ottobre. “Mani per la vita” si svolge nell’ambito di questa iniziativa, che vuole diffondere le conoscenze sul primo soccorso e ridurre così le percentuali di decesso di origine cardiovascolare, che in Italia sono il 10% delle morti complessive.

“In caso di arresto cardiaco per salvare una vita si hanno solo cinque minuti”, spiega Gianni Spinella, presidente de Gli Amici del Cuore: “Non sempre i soccorsi riescono ad arrivare in tempo e praticare il massaggio cardiorespiratorio e utilizzare il defibrillatore può dare loro i minuti necessari, contribuendo a salvare una vita e a limitare i danni. Il nostro obiettivo è quello di fare di Modena e provincia un’area cardioprotetta formando persone sulle pratiche di primo soccorso e distribuendo defibrillatori nei punti chiave delle città e dei paesi di tutti i comuni”.

Il programma prevede incontri, testimonianze, dimostrazioni pratiche e formazione per la rianimazione cardiopolmonare: esperti volontari de Gli Amici del Cuore, della Croce Rossa, della Croce Blu e di alcune istituzioni coinvolte addestreranno alle manovre e all’uso dello strumento salvavita. In piazza Matteotti saranno allestiti spazi dove ottenere informazioni e una tensostruttura che ospiterà le iniziative.

L’iniziativa è stata realizzata dalle associazioni Gli Amici del Cuore e Conacuore e patrocinata da diversi enti e istituzioni come il Comune di Modena, l’Ausl e il Policlinico con il patrocinio di diversi comuni della provincia, della Regione Emilia-Romagna, Prefettura, Polizia di Stato, Accademia, Carabinieri, Guardia di finanza, Corpo forestale, Università di Modena e Reggio Emilia, Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico, Ausl, 118, Ospedale di Sassuolo, Misericordia, Hesperia Hospital, Croce Rossa, Anpas, Avis. Media partner Trc. Tante le aziende, enti e associazioni che hanno contribuito all’evento.

 

IL PROGRAMMA COMPLETO DELLE INIZIATIVE

In piazza Matteotti dal 15 al 17 ottobre incontri, dimostrazioni e formazione sulla rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore

Dal 15 al 17 ottobre in piazza Matteotti, a Modena, torna “Mani per la Vita”, la tre giorni di sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare e sull’uso del defibrillatore, promossa dal gruppo Viva! Mani per la vita. La giornata di giovedì 15 inizia alle 10 con il saluto dei responsabili del gruppo Viva! seguiti da un’analisi sul decreto Balduzzi e sull’utilità della mappatura dei defibrillatori. Alle 10.30 inaugurazione con istituzioni e autorità che parteciperanno al dibattito su “Il senso di Viva!” moderato da Ettore Tazzioli, direttore di Trc. Sempre in mattinata, dalle 8.30 alle 13, addestramento alla rianimazione cardiopolmonare di base rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori mentre nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 19, alla rianimazione di base si aggiungerà la formazione sull’uso del defibrillatore per gli allenatori e gli istruttori delle società sportive. Venerdì 16 mattina tavola rotonda dal titolo “Modena, città e provincia cardioprotette” con le strutture di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, a moderare sarà Ivana D’Imporzano, giornalista di Trc. Sempre in mattinata dalle 8 alle 13 addestramento alla rianimazione cardiopolmonare di base e all’uso del defibrillatore e manovre di disostruzione vie aeree pediatriche (PBLSD) per i lavoratori e le forze dell’ordine. A seguire, dalle 14.30 alle 19.30, addestramento BLSD ai cadetti dell’Accademia Militare di Modena e agli studenti universitari. Alle 16, incursione della Famiglia Pavironica che farà la propria personale e divertente dimostrazione su come si salva una vita. Infine, sabato alle 10 dibattito dal titolo “I ragazzi, mani del nostro futuro” con Silvia Menabue, responsabile dell’ufficio scolastico provinciale di Modena e altri dirigenti scolastici; conduce Lisa Galli. Alle 12 saluto di Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna e delle direzioni generali delle Aziende Usl e Policlinico di Modena. Dalle 8.30 alle 13 addestramento alla rianimazione cardiopolmonare di base rivolto ai ragazzi delle scuole medie e superiori di Modena. Per tutti e tre i giorni, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30 area a disposizione dei cittadini per informazioni, addestramento alla manovra di rianimazione cardiopolmonare di base (BLS) e disostruzione delle vie aeree dei bambini. Per informazioni e programma dettagliato: email info@maniperlavita.it, www.maniperlavita.it.

 

LA MAPPA DEI DEFIBRILLATORI ON LINE E IN UNA APP

Circa 200 gli apparecchi salvavita sul territorio modenese, la maggior parte sono mappati da un’applicazione elaborata da Conacuore

In provincia di Modena sono oltre 2.500 gli adulti formati nel centro BLSD, quindi sulla rianimazione cardiopolmonare e uso del defibrillatore, di cui 700 solo nel 2014. Per quanto riguarda i giovani si parla di 12.650 studenti formati, soprattutto delle scuole superiori, grazie al progetto “Mini Anne, sai salvare una vita?”, che nell’anno scolastico 2014/2015 ha coinvolto 18 scuole, vale a dire aver lavorato con 123 classi e 2.683 studenti. Sono invece circa 200 i defibrillatori dislocati sul territorio modenese, di questi 31 sono stati acquistati e donati da Gli Amici del Cuore nei primi nove mesi del 2015 mentre altri 9 arrivano da altri enti e associazioni. Una mappa elaborata dall’associazione Conacuore a livello nazionale e inserita tra le mappe del motore di ricerca Google, ne individua e localizza oltre 160 sul territorio modenese (http://bit.ly/defibrillatoriconacuore-mo). Per sapere qual è il defibrillatore più vicino e se è utilizzabile è disponibile anche una app, iDefibrillatori, scaricabile su App Store, che in caso di necessità mostra il luogo più vicino alla propria posizione dove trovare oò dispositivo salvavita.

In attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso, il defibrillatore può essere utilizzato dal personale laico, cioè non sanitario, che sia stato formato. Sensibilizzare e fornire informazioni sulla rianimazione cardiopolmonare sono gli obiettivi di “Mani per la Vita”, la manifestazione in programma in piazza Matteotti a Modena dal 15 al 17 ottobre con incontri, dibattiti e dimostrazioni pratiche.

Già da anni l’associazione Gli Amici del Cuore e il 118 di Modena soccorso organizzano programmi di informazione e formazione sul primo intervento in caso di persone colpite da arresto cardiaco. Il defibrillatore, inventato dal professor Bernard Lown, fornisce una scossa capace di riavviare la parte elettrica del cuore causa del fenomeno di arresto. Fino a qualche tempo fa poteva essere utilizzato solo da personale medico, mentre grazie alla legge 120/2001 può ora essere usato da qualsiasi persona maggiorenne adeguatamente addestrata e certificata allo scopo. I moderni defibrillatori, infatti, parlano in italiano, fanno la diagnosi, suggeriscono se è il caso di usare lo strumento salvavita e guidano l’operatore, che quindi non è tenuto a improvvisazioni.

 

Immagine, da destra: Roberto Baccarini e Gianni Spinella degli Amici del Cuore, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, la presidente Francesca Maletti, Stefania Giovanetti dell’ufficio scolastico provinciale