Stiamo seguendo con molta attenzione – spiega Giuseppe Amici – in Consiglio dell’Unione dei Comuni del distretto ceramico, l’evoluzione che sta prendendo la questione che interessa il percorso di liquidazione dell’Opera Pia Castiglioni.
I primi dubbi e la forte preoccupazione che abbiamo più volte espresso nelle Commissioni, chiedevano , garanzie ai tecnici presenti, ai sindaci ed in particolare al sindaco di Fiorano Modenese Tosi Francesco a cui fanno capo le politiche sociali ed i servizi alla persona, affinché il livello d’eccellenza di cui poteva fregiarsi la struttura non ne risentisse con questo passaggio di gestione e soprattutto che non fossero i dipendenti a pagare il prezzo di questo processo di internalizzazione.
Apprendiamo invece – continua Silvano Rutigliano – che è già iniziato un avvicendamento dei lavoratori senza che le modalità di tale passaggio venissero condivise. Non solo, è stato proposto ai dipendenti che non volessero passare con l’agenzia di somministrazione, di firmare una “spontanea” richiesta di “volontaria” aspettativa non retribuita della durata minima di sei mesi, lasciando in questo modo senza retribuzione chi la dovesse firmare.
Troviamo a dir poco imbarazzante l’assenza sia dell’Unione dei Comuni che del Sindaco del Comune di Formigine nella gestione di questo percorso. Lo evidenziamo da ormai un anno, ma la farraginosa gestione di questo ente, oltre che risultare poco chiara ai cittadini, sta ora scaricando sui lavoratori anche le loro miope scelte politiche.
Il Movimento 5 stelle continuerà a vigilare con attenzione ed a sostenere i diritti sia dei lavoratori che degli ospiti che usufruiscono dei servizi nella struttura.
(Movimento 5 stelle – Unione del distretto ceramico)