E’ morto ieri don Antonino Leonelli, sacerdote, storico, uomo di cultura, molto conosciuto ed amato in città. Nato a Modena nel 1924, don Antonino fu ordinato sacerdote il 12 giugno 1947. Fu vicarip parrocchiale a Campogalliano fino al 1950, e poi in Duomo fino al ’54. Ha ricoperto numerosi incarichi diocesani, fu assistente dei maestri cattolici (dal ’54 al ’78), segretario dell’ufficio beni Ecclesiastici ( dal ’57 al ’63), assistente della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, dell aProtezione della Giovane dell’Unitalsi, dei Convegni Venerabile Maria Cristina, dell’Apostolato della preghiera. Nella sua carriera scolastica, è stato docente di storia e filosofia nelle scuole statali dal ’57 all’85, fu anche preside; dall’85 al ’90 fu inoltre preside della scuola diocesana “Card. G. Morone”. E’ stato anche direttore dell’Istituto delle Figlie della Divina provvidenza per le sordomute, Canonico del Capitolo metropolitano, Cappellano magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta; collaboratore nella parrocchia cittadina di San Pio X.
Autore di numerosi testi, di spiritualità, riflessioni, storia locale, destinati sia agli adulti che ai ragazzi, su don Fabriani, la scuola “Tommaso Pellegrini”, Modena e le sue chiese, don Antonino fu tra uno de tre autori redattori della preziosa “Storia dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola”, con Barbieri e Montanari; fu uno dei fondatori del settimanale diocesano Nostro Tempo, con il quale ha collaborato a lungo.
Un libro tra tutti, un titolo esemplare: “Se torno a nascere, torno a farmi prete”, una vocazione accolta e vissuta appieno, da uomo di Dio, appassionato di cultura e della sua città.
I funerali saranno celebrati venerdì 17 luglio alle ore 9 in Cattedrale.
Don Leonelli scriveva, nel 2007, in occasione del cinquantesimo di fondazione di Nostro Tempo, ricordando la perplessità di mons. Amici, al suo arrivo a Modena, per la mancanza di un settimanale diocesano: ” Il 28 settembre di quello stesso anno (1957) venne alla luce il nuovo settimanale modenese, col titolo di Nostro Tempo. Si trattava di un unico foglio, delle stesse dimensioni del quotidiano bolognese, e usciva di sabato, come appendice dell’Avvenire d’Italia. La redazione si riuniva in arcivescovado, ma il lavoro vero e proprio veniva eseguito presso la sede del quotidiano, che era, allora, in corso Canalgrande n. 49, al secondo piano, sopra la “Standa”.
Due sole pagine, dunque: in quel numero iniziale comparivano le firme dei primi redattori, Nelio Bertazzoni (che fungeva da direttore, anche se il responsabile era A. S. Ori), il benedettino don Giovanni Castagna, don Antonino Leonelli e don Eligio Venturelli; altri redattori erano Giacomo Ravazzini, don Casimiro Bettelli, Franco Mantovi, Nazario Boschini”.