Oggi a Bologna si sono riunite le RSU degli stabilimenti di Reggio Emilia e Modena della cooperativa Open.co e della Lavoranti in legno di Ferrara, unitamente alle strutture Fillea Cgil di Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Fillea Cgil ER.
La riunione, anticipata di due giorni rispetto alla data fissata, si è resa necessaria per decidere quali iniziative intraprendere a fronte della pesante crisi che sta interessando queste tre realtà produttive.
Da giorni infatti assistiamo a un proliferare di indiscrezioni, fatte trapelare tra i lavoratori dei singoli stabilimenti, che prefigurerebbero di volta in volta la chiusura di questo o quel sito produttivo.
A noi pare di poter dire che ad oggi nulla di concreto è realmente stato messo in campo per disegnare un progetto industriale che, coinvolgendo tutte le realtà, provi a immaginarne un futuro.
Questo stato di incertezza e i ripetuti tentativi di strumentalizzazione dei lavoratori non sono più tollerabili. Per questa ragione, nella stessa giornata di oggi verrà inviata alla Legacoop Emilia Romagna e alle Direzioni di Lavoranti in legno e di Open.co una richiesta di incontro urgente per avviare un tavolo regionale di confronto, con l’obiettivo di individuare profili industriali strategici che consentano la salvaguardia degli stabilimenti e dei 540 lavoratori occupati.
Riteniamo inoltre che questa vertenza si inserisca a pieno titolo nell’ambito dell’Accordo quadro sottoscritto con la Regione Emilia Romagna il 2 aprile 2015, riguardante la riorganizzazione della filiera delle cooperative legate al settore delle costruzioni. Chiederemo perciò l’istituzione urgente di un tavolo di crisi presso la Regione per individuare le soluzioni che consentano la continuità produttiva e l’individuazione degli strumenti sociali necessari.
Nel corso della riunione tutti i partecipanti hanno deciso di costituirsi in coordinamento regionale affidato alla Fillea Cgil dell’Emilia Romagna.
Dalla data odierna è proclamato lo stato di agitazione in entrambe le aziende e in tutti gli stabilimenti con un primo pacchetto di sedici ore di sciopero, che potranno essere decise sia dal livello regionale sia dalle Rsu di ogni singolo stabilimento.
La Fillea Cgil a tutti i livelli, le RSU, le lavoratrici e i lavoratori non permetteranno che a causa dell’inadeguatezza o dell’incapacità di decidere dei gruppi dirigenti di queste aziende venga cancellata una storia industriale e il suo patrimonio di professionalità: per questo ci aspettiamo risposte immediate.
(Luigi Giove, Segretario generale Fillea Cgil ER)