Sono decisamente positivi i primi dati sulla campagna cereali 2015 che emergono dall’analisi di CESAC (Centro Economico Servizi Agricoli), la cooperativa di Conselice (RA), una delle realtà più attive e meglio diversificate dell’agricoltura emiliano-romagnola, con una posizione di grande rilievo nei comparti cerealicolo, ortofrutticolo, vitivinicolo, mangimistico e distributivo.
Forte dell’accordo siglato recentemente con il Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto per la gestione del Centro di Stoccaggio Cereali di San Matteo della Decima (BO), CESAC ha consolidato ulteriormente la presenza nel settore dei cereali, vero core business della cooperativa, che raggiungerà quest’anno un conferimento di quasi 95.000 tonnellate, così suddivisi: grano duro 33.000 tonnellate, grano tenero 20.000, mais 20.000, sorgo 16.000, soia 3.000, orzo 2.000, altri cereali 600.
Da questa “posizione autorevole” e dai primi indicatori circa l’andamento della campagna, CESAC “pensa positivo” e prefigura un’annata remunerativa per i produttori associati.
“Iniziata in ritardo a causa delle abbondanti precipitazioni di maggio e giugno – afferma il presidente Stefano Andraghetti – la fase di trebbiatura dei cereali si sta concludendo in questi giorni con risultati positivi, nonostante i danni provocati dalla grandine nella bassa Bolognese e nell’Argentano. Il conferimento da parte dei soci è iniziato con orzo e pisello proteico e poi è proseguito con grano tenero e duro, con una quota di ritiro che attualmente ha superato il 50% del prodotto (25.000 tonnellate) e con una qualità che risulta positiva, in termini di buona presenza di proteina, ottimi pesi specifici e per l’assenza di problemi sanitari”.
Di particolare importanza è il raccolto di grano duro conferito dall’area della bassa Bolognese (una delle zone più vocate per questa coltura), con un avvio promettente delle quotazioni e con livelli interessanti e remunerativi delle liquidazioni per i produttori associati.
“Le avverse condizioni climatiche – prosegue Andraghetti – hanno penalizzato le rese produttive di grano duro e tenero che si attestano su medie prossime ai 60 quintali/ettaro con qualche picco di produzione superiore ai 70 quintali, mentre le buone pratiche agronomiche, unite all’attuazione delle indicazioni tecniche suggerite dalla cooperativa, hanno permesso di raggiungere un ottimo livello qualitativo. Questo mix di fattori lascia prevedere un buon andamento delle quotazioni, che oggi superano i 20€ al quintale per i grani teneri ed i 31€ ed oltre per quelli duri”.