II fenomeno dei furti di rame è fonte di particolare disagio sia perché è spesso causa di interruzione di pubblici servizi essenziali, sia per le implicazioni in tema di ordine e sicurezza pubblica.
Il problema è fortemente avvertito anche in ambito europeo, tant’è che durante la Conferenza Internazionale “Network against copper theft”, svoltasi a Roma il 30 ottobre 2014, era emerso che per combattere e ridurre questo fenomeno, anche in termini di criminalità, bisogna puntare sempre di più sulla cooperazione e sulle azioni combinate, come ad esempio gli “action day” internazionali, non disgiunte da un’efficace e rapida interazione tra le forze di polizia dei diversi Stati membri.
Nell’ambito delle citate azioni il 27 maggio 2015 si è svolto l’action day contro i furti di metallo in 16 Stati membri dell’Unione europea. L’azione operativa ha visto il coordinamento italiano, come action leader, a cura della Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il coinvolgimento delle Prefetture e l’avvalimento del know how dell’Osservatorio nazionale sui furti di rame, ed è stata il risultato di un’iniziativa lanciata durante un incontro presso l’Europol svoltosi il 19 e 20 gennaio 2015, al fine di dare un forte monito alle organizzazioni criminali dedite al furto e alla ricettazione di rame e altri metalli e ai tanti rottamai e operatori del settore che accettano, spesso incautamente, tutti i tipi di metallo.
Blue Amber è una delle più grandi operazioni in assoluto che vedono coinvolte le forze dell’ordine in tutta l’UE nella lotta contro il crimine grave ed organizzato. La massiva operazione congiunta, che viene svolta all’interno della piattaforma europea multidisciplinare contro le minacce criminali (EMPACT), consiste in un serie di action days caratterizzate da azioni operative in larga scala delle forze di polizia.
Durante l’action day sono stati effettuati controlli incrociati in tempo reale con le banche dati di Europol che, per l’occasione, ha allestito un coordination center dove gli Stati membri, hanno inviato propri esperti. L’intelligence dimostra che il metallo rubato è spesso trasportato attraverso diversi confini e venduto come rottame, lontano dalla scena del crimine. Le indagini svolte durante questa giornata di azione avranno ulteriore seguito attraverso l’analisi di Europol, al fine di individuare il principale modus operandi e le persone e le bande coinvolte in questo commercio illegale.
Molte organizzazioni criminali sono implicate nel furto su larga scala di metalli. I criminali e i commercianti di rottami che acquistano cavi di rame rubati da linee ferroviarie, energetiche o telefoniche, prendono atto, ancora una volta, che questo tipo di criminalità transfrontaliera è seriamente contrastata. Il reato spesso colpisce le reti di trasporto, di comunicazione e di alimentazione energetica, causando notevoli disagi e i costi connessi alla sostituzione e riparazione dei danni causati spesso superano il valore del metallo rubato.
Le forze dell’ordine europee hanno effettuato controlli presso i rottamai, nei cantieri, lungo le strade di frontiera e binari ferroviari. Sono stati controllati anche numerosi soggetti sospettati di ricettazione.
Le Forze di Polizia italiane hanno preso parte all’action day nel territorio nazionale complessivamente con 11.883 operatori (suddivisi in 4.750 pattuglie). Sono controllate 31.473 persone (34 le persone arrestate e 312 quelle denunciate a piede libero per 45 casi di furto e 830 altri crimini o violazioni amministrative) e 2.664 aziende operanti nel settore del riciclo dei metalli (c.d. rottamai) e 26.080 veicoli. Complessivamente sono stati sequestrati 46 mezzi di trasporto, 1.229.511 Kg di rame per un controvalore di circa € 5.787.308 e 44.701 kg. di altri metalli (ferro/acciaio, alluminio, piombo, etc.), per valore di circa € 6.394, per un totale di circa €. 5.793.700.
I risultati dell’azione in ambito Europeo sono i seguenti: controllate 11.546 aziende di rottame, 119.863 persone (di cui 319 arrestate e 434 denunciate) e 62.958 veicoli (di cui 236 sequestrati), contestati 1.717 crimini (di cui 163 casi di furto) e violazioni amministrative, sequestrati 1.367.062 chilogrammi di metallo per un valore stimato di 6.065.804 euro.
Il giorno 27 maggio l’action day ha avuto luogo anche nella provincia di Modena, con il coordinamento del Prefetto Michele di Bari e la partecipazione attiva delle articolazioni territoriali di tutte le componenti coinvolte. Grazie anche ad azioni come questa, che denotano un impegno istituzionale strutturato su base nazionale, lo Stato dimostra la sua decisa e concreta risposta al fenomeno.