“Glifosato, un erbicida classificato fra i probabili cancerogeni ed ancora molto usato nel settore agricolo”, questo il tema portato all’attenzione dell’Amministrazione Comunale dal Movimento 5 Stelle che ha presentato una mozione a prima firma Alessia Nizzoli.
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), – spiega – organo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che coordina gli studi in campo oncologico, ha classificato fra i probabili cancerogeni il Glifosato; difatti ha recentemente emesso un verdetto pesante su questo erbicida, dichiarandone i probabili rischi per la salute.
Il giudizio è stato sintetizzato in un documento pubblicato a marzo 2015 sulla prestigiosa rivista scientifica “Lancet Oncology”.
Entrando più nello specifico, trattasi di un erbicida totale non selettivo, cioè una sostanza che uccide in maniera indiscriminata quasi qualunque pianta. Scoperto negli anni Settanta è stato commercializzato dalla Monsanto con il nome di Roundup; nonostante oggi il brevetto sia scaduto il principio attivo viene comunque usato nella preparazione di almeno 750 erbicidi destinati all’agricoltura, al giardinaggio e alla cura del verde pubblico.
All’epoca era risultato relativamente poco tossico per l’uomo e molto più degradabile di altri erbicidi: per questa caratteristica è stato molto impiegato, oltre che nell’agricoltura, anche per diserbare strade, marciapiedi e ferrovie.
Dopo essere stato messo sotto accusa per i possibili effetti negativi sulla salute, nel 1991 l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (Epa) ha classificato il Glifosato come sostanza non cancerogena, registrando un conseguente utilizzo negli Usa riferito all’anno 2012 di 127 mila tonnellate di prodotto sulle coltivazioni.
A seguito di un’analisi dei dati scientifici durata circa un anno, un gruppo si esperti internazionali si è riunito per riconsiderare il potere cancerogeno di questa e di altre sostanze impiegate come insetticidi, confermando il Glifosato nocivo per gli organismi acquatici, per l’ambiente acquatico e “probabile cancerogeno” per l’uomo; Tetrachlorvinphos e Parathion sono stati invece classificati come “possibili cancerogeni”.
La preoccupazione dei Cittadini nasce dalla considerazione che il diserbante/erbicida ad oggi più utilizzato nel mondo, venga impiegato sulle vaste aree verdi attrezzate per i bambini presenti nel territorio formiginese, sui cigli delle strade dove le persone passeggiano con gli animali domestici ed essendo il comune di Formigine densamente interessato da terreni ad uso agricolo, che rischi comportano le irrorazioni su queste ampi spazi?
Infine – conclude Alessia – considerando che a seguito di una precipitazione atmosferica questi agenti penetrano nelle falde acquifere entrando nel circuito alimentare, mettendo a rischio la salute della cittadinanza senza esclusione alcuna, si è chiesto l’impegno del Sindaco, del Consiglio Comunale e della Giunta affinché venga vietato sul suolo formiginese l’utilizzo del diserbante Glifosato.
(Movimento 5 stelle Formigine)