Tante le note positive della 3° giornata dei campionati europei di nuoto che si stanno svolgendo all’Aquatic Center azero. Se per noi conta vedere la modenese in 2 finali, l’Italia riesce sblocca la casella titoli ed arrivano altri 3 argenti.
Nello strano programma in cui si fa fatica a vedere i nostri distribuire al meglio gli impegni, ieri il full-immersion è toccato a Tania Quaglieri. Chiamata ad un risveglio lampo nei 50 dorso, ha dapprima centrato la semifinale, poi con il 4° tempo, 28.94, ha avuto accesso alla finale che si è svolta a metà pomeriggio. Il 29.16 realizzato non l’ha portata aldilà del 6° posto nella prova che ha visto al titolo continentale l’austriaca Pilhatsch con 28.60 seguita dalla francese Mahieu e la russa Kameneva. 8° posto per l’altra azzurra Martina Menotti. Più che parlare di soddisfacente, ci si può esprimere in termini di ottimo risultato visto che era l’unica 2000 in gara tra 7 atlete classe 1999 e ha strapazzato il suo personale che era a 29.35.
Niente 2° passaggio invece nei 100 farfalla individuali. Il tempo di 1’03.36 realizzato in qualifica, ha fermato l’allieva di Matteo Poli al 23° posto senza la soddisfazione della semi. A dimostrazione del fatto, la sessione del mattino si era conclusa come frazionista della staffetta mista, dove aveva siglato il tempo lanciato di 1’02.89 che ha aperto le porte della finale alla formazione con Martina Menotti, Giulia Verona e Camilla Tinelli.
La gerarchia dei quartetti che pareva ben delineata, in qualifica è stata confermata in finale con il successo indiscusso delle russe su Olanda e Regno Unito. Quinto posto per le azzurre a prima vista penalizzate da una prima frazione a dorso, ma non solo da quello.
Per Lorenzo Mora era la giornata dei 200 dorso. Il 2’04.49 realizzato lo ha classificato primo degli esclusi dalla semifinale in 17^ posizione, ma soprattutto in quanto terzo degli azzurri. In finale, pur peggiorando la qualifica di quasi un secondo (2’01.96), è riuscito ad accedere il solo Jacopo Bietti con l’ultimo posto utile.
Il medagliere azzurro intanto cresce. La tradizione del mezzofondo registra tra i talenti nostrani il nuovo ingresso della campana Sveva Schiazzano. E’ infatti sua la la medaglia d’oro dei 1500 stile libero condotti con autorevolezza e chiusi con il tempo di 16’40.17 sull’ungherese Juhasz e la spagnola Castro Atalaya.
Continua la litania degli argenti. Il lombardo Giacomo Carini sale sul podio dei 200 farfalla dominato dal russo Pachomov. Dopo aver accarezzato il sogno partendo dal blocco numero 4, con 1’57.46 non è riuscito a recuperare nella 4° vasca sul russo che nelle semifinali si era sicuramente nascosto.
Il 5° argento arriva in 2’25.91 da Giulia Verona. Alla cremonese l’impresa riesce nei 200 rana alle spalle di una spaziale Astashkina al successo in 2’23.09 e come ultimo Alessandro Miressi, giovane gigante torinese, il quale acciuffa la medaglia nella prova regina dei 100 stile alle spalle del britannico Duncan Scott.