gianni-bassoFulvio Albano, sassofonista suo discepolo e poi condirettore; Luciano Milanese, contrabbassista che ha inciso con il suo quartetto; Gianluca Tagliazucchi al piano che ha suonato con lui nella Torino Jazz Orchestra e ha collaborato con Alfred Kramer, il batterista svizzero che chiude il quartetto. A loro si aggiunge Flavio Boltro, trombettista che l’ha avuto come mentore. Sono i protagonisti del concerto gratuito “Omaggio a Gianni Basso” che il Modena Jazz Festival, venerdì 26 giugno alle 21.30 in piazza XX settembre, dedica al grande jazzista morto a 78 anni nel 2009.

Nella filosofia degli organizzatori del festival modenese, infatti, accanto alla formazione dei giovani, c’è anche l’obiettivo di tenere viva la memoria di grandi musicisti che hanno fatto la storia del jazz italiano e ne costituiscono radici irrinunciabili e prolifiche. Il primo “tributo” produzione originale del 2015 è, appunto, dedicato al grande sassofonista, direttore e compositore Gianni Basso.

A ricordarlo non poteva che esserci Fulvio Albano che con lui ha collaborato a lungo e che nel 2014 ha pubblicato su di lui un libro con Sandra Scagliotti dal titolo “Il jazz secondo Gianni Basso- cronache di un caposcuola”. Leggerlo, dice Piero Angela nella prefazione, è “come entrare in un film dove insieme a lui compaiono i grandi protagonisti del jazz degli ultimi 60 anni. È come sedersi accanto a Gianni Basso, in un locale in cui si suona jazz, a fine serata, e parlare tra amici davanti a un bicchiere”. Basso è stato riconosciuto come uno dei più grandi esponenti del jazz italiano e una delle rare stelle della scena europea. Nasce ad Asti per trasferirsi con la famiglia in Belgio dove, negli anni ’40, si esibisce al clarinetto. Passa al sax e negli anni ’50 è in Italia dove inizia la storica collaborazione col trombettista e compositore Oscar Valdambrini che li porta a diventare la più popolare formazione jazz tricolore di quegli anni, in cui accompagnano nei tour italiani musicisti come Billie Holiday, Lionel Hampton, Gerry Mulligan, Slide Hampton e Chet Baker. Immensa la sua carriera come musicista, insegnante, direttore di big band e direttore artistico di manifestazioni jazz. Infinite e prestigiose le collaborazioni nella sua lunga carriera, di cui resta una vasta discografia.

Fulvio Albano, sassofonista, diresse con lui la Torino Jazz Orchestra all’Art Cafè del Meridien del Lingotto oltre ad essere stato solista nella sua Big Band ed aver condiviso con lui numerose esperienze. Ha collaborato stabilmente con la Rai e il Teatro La Fenice di Venezia.

Altro “amico” che venerdì sera suona il contrabbasso nell’omaggio a Gianni Basso è Luciano Milanese che ha suonato e inciso col suo quartetto. Proveniente dal Louisiana Jazz Club di Genova, è stato a lungo bassista del Capolinea di Milano dove ha suonato con quasi tutti i migliori musicisti italiani.

Al pianoforte Gianluca Tagliazucchi, che svolge attività concertistica, didattica e di arrangiatore per big band e combo jazz. È stato membro stabile della “Torino jazz Orchestra” diretta da Basso e vanta prestigiose collaborazioni. Tra queste quella con Alfred Kramer che chiude il quartetto di piazza XX settembre. Batterista svizzero dotato di una raffinata sensibilità musicale, classe 1965, vive in Italia.

Ospite della serata Flavio Boltro che all’inizio della sua carriera ha avuto come mentore Gianni Basso e che con molto piacere ha accettato l’invito del direttore artistico del Festival Giulio Vannini a partecipare al concerto tributo. Uno dei più grandi trombettisti italiani, Boltro, brillante e versatile artista e compositore fa parte della scena jazzistica mondiale da anni e si è esibito accanto a musicisti come Cedar Walton, Bob Berg, Don Cherry, Billy Hart e Billy Higgins. La sua carriera è costellata da partecipazioni a numerosi festival e tournèe . Ha fatto parte per 4 anni stabilmente della ONJ Francese e del sestetto di Michel Petrucciani. Ha collaborato ed inciso anche con Nicola Conte, Gino Paoli, Stefano Di Battista e tanti altri.

Dopo il concerto ancora musica con la jam session allo Smallet jazz club del Decano di via S. Agostino 9/A. Venerdì 26 Andrea Cappi, pianoforte, Paolo Zoboli contrabbasso e Giovanni Mazzi alla batteria (per prenotare tel. 059 978 1520).

Per informazioni anche sui seminari: ratpackmusic@alice.it – tel. 345 7902481.

Il programma è on line sul sito del Comune insieme a quello dell’Estate modenese (www.comune.modena.it) o su Facebook alla pagina di Modena Jazz Festival.